Indice - Ssai - Ministero Dell'Interno
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Obiettivo del legislatore nazionale è di prevedere e favorire tutti quei canali che,<br />
direttamente o indirettamente, possano contribuire ad inserire l’immigrato nella realtà<br />
sociale in cui vive, perseguendo una pacifica e collaborativa convivenza con la<br />
popolazione autoctona.<br />
I Paesi europei hanno affrontato il problema migratorio in modi diversi, in base alla<br />
propria cultura politica e solo recentemente, come ricorda Melotti, tali diversità si sono<br />
ridimensionate “per effetto dell’incipiente comunitarizzazione delle politiche migratorie<br />
dei Paesi membri dell’Unione Europea 3 ”.<br />
L’integrazione è l’espressione della volontà dello straniero che vuole trasformarsi da<br />
immigrato temporaneo in residente definitivo. Tale desiderio, talvolta, esiste già al<br />
momento della partenza ed è condizionato dal grado di certezze e di immedesimazione<br />
che il migrante ha nei confronti della società ospitante, ma può essere influenzato anche<br />
dalle politiche nazionali, sia a livello statale che locale, che ne possono favorire o meno<br />
l’inserimento 4 .<br />
Ormai tutti i Paesi, anche quelli che dapprincipio favorivano solo l’immigrazione<br />
temporanea di manodopera, hanno dovuto rispondere alla richiesta di una parte della<br />
popolazione straniera che intende stabilirsi in modo definitivo sul territorio.<br />
In Europa sono stati individuati tre modelli d’integrazione: il primo detto<br />
“assimilazionista”, adottato in Francia, che mira alla condivisione di regole, ideali e<br />
tradizioni comuni; il modello “multiculturale”, “comunitario”, o anche detto pluralista,<br />
adottato in Gran Bretagna, che ammette la presenza della diversità anche nello spazio<br />
3 Si veda U. Melotti, L’immigrazione in Europa…, cit.<br />
4 T. Garton Ash, Il crogiolo degli dei che annulla le razze, in Internazionale ,8/2003: “Forse esiste una<br />
risposta al problema del razzismo. Se uomini e donne non si preoccupassero della razza della persona con<br />
cui vogliono fare un figlio e se facesse così anche la loro discendenza, il concetto di “appartenenza<br />
etnica” lascerebbe lo spazio a quello di “appartenenza all’umanità”». Sembra semplice, ma le condizioni<br />
culturali, politiche ed economiche sono molto complesse. Il melting pot americano è relativamente<br />
recente: solo nel 1965 fu abrogata la legge che consentiva l’immigrazione solo agli europei di razza<br />
bianca. Dagli anni sessanta gli afroamericani smisero di essere legalmente discriminati . «Negli ultimi<br />
quarant’anni, comunque, la razza è ancora la maggiore fonte di tensione negli Stati Uniti» e si verificano<br />
veri e propri episodi di razzismo…. Anche noi europei potremmo trarne vantaggio. L’Europa ha urgente<br />
bisogno di un boom demografico per fronteggiare l’invecchiamento della popolazione. «Dovremmo<br />
imparare dagli americani a fare sentire gli immigrati a proprio agio. “Californication” è quello di cui<br />
hanno bisogno gli europei».<br />
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