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materie obbligatorie nelle scuole superiori 11 . Degne di nota sono anche altre iniziative,
come la decisione del governo catalano di limitare la presenza di scolari stranieri nelle
scuole pubbliche catalane a un massimo del 30% per evitare fenomeni di segregazione
scolastica in una Comunità autonoma con un’altissima percentuale di stranieri. Per
favorire la redistribuzione degli alunni, il governo catalano concede alle famiglie degli
stranieri agevolazioni per le scuole private parzialmente finanziate dallo Stato o dalle
Comunità autonome (escuelas concertadas).
La Spagna è inoltre fra i pochi paesi europei in cui gli stranieri regolarmente residenti
hanno diritto al voto nelle elezioni municipali. L’accesso al voto è comunque vincolato
alla ratificazione di accordi di reciprocità con i paesi d’origine. Si noti, tuttavia, che la
maggioranza di tali accordi è stata firmata con paesi sudamericani, mentre rimangono
ferme, ad esempio, le trattative con il Marocco, benché i residenti marocchini in Spagna
siano oltre 760.000, cioè il secondo gruppo di stranieri residenti dopo i rumeni. Va
detto, peraltro, che nelle prime elezioni municipali realizzate nei termini della nuova
legge il tasso di partecipazione degli stranieri con diritto al voto non è stato molto alto, e
solo il 14% degli aventi diritto al voto si è registrato nei censi elettorali.
Per quanto attiene ai procedimenti di naturalizzazione, si riscontrano asimmetrie
rilevanti. Le eccezioni che caratterizzano il procedimento di concessione della
cittadinanza spagnola lo rendono un sistema molto eterogeneo. Tale sistema, infatti,
prevede tempistiche diverse a seconda non solo dello status ma anche della nazionalità
del richiedente. In base alla regola generale, gli stranieri residenti in Spagna possono
richiedere la cittadinanza dopo dieci anni di residenza legale e ininterrotta. Sono esenti
da questa regola i cittadini dei paesi dell’America Centrale e Meridionale, la Guinea
Equatoriale, il Portogallo e le Filippine, i quali possono richiedere la cittadinanza
spagnola dopo solo due anni di residenza, potendo mantenere allo stesso tempo la
cittadinanza del paese d’origine.
11 L’educazione per la cittadinanza prevede l’insegnamento durante tutto il percorso scolastico dei valori
civici che regolano le relazioni interpersonali e sociali come il rispetto, la tolleranza, la solidarietà, la
giustizia, l’uguaglianza, l’aiuto reciproco, la cooperazione e la cultura della pace. Viene anche insegnato
il rispetto del patrimonio pubblico, dei valori su cui sono basate le società democratiche,
un’approssimazione positiva alla diversità, la lotta contro la discriminazione e le varie forme di
cittadinanza in un mondo globale.
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