Indice - Ssai - Ministero Dell'Interno

Da quanto fin qui esposto possono trarsi due prime conclusioni rilevanti ai fini
dell’inquadramento giuridico della peculiare fattispecie di accordo delineata dal
legislatore:
a) a differenza di quel che avviene generalmente nel nostro ordinamento, le parti
contraenti (id est lo Stato italiano e lo straniero che abbia i requisiti di cui sopra), oltre
ad essere parti necessarie, hanno un obbligo giuridico di stipulare l’accordo;
b) le previsioni contenute nella legge e soprattutto nel regolamento non hanno
efficacia retroattiva: 32 nessun accordo dovrà quindi essere concluso da chi abbia fatto
ingresso nel territorio italiano prima del 10 marzo 2012.
2. Sottoscrizione, contenuto ed efficacia.
Veniamo ora all’analisi delle modalità di stipula e sottoscrizione dell’accordo, del suo
contenuto e della sua efficacia.
Tali profili sono disciplinati dall’art. 2 del DPR 179/2011 che prevede che l’accordo sia
stipulato - contestualmente alla presentazione dell’istanza di rilascio del permesso di
soggiorno – in conformità al modello di cui all’allegato A al DPR 179/2011 - avente
medesima efficacia e valore normativo - in duplice originale, di cui uno redatto nella
lingua indicata dallo straniero 33 .
L’accordo è stipulato:
a) in Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo, presso lo sportello unico per
l’immigrazione - cui, peraltro, è affidata la gestione delle fasi successive del rapporto
completamento del progetto di integrazione sociale e civile di cui all'articolo 32, comma 1-bis, del testo
unico; b) le vittime della tratta di persone, di violenza o di grave sfruttamento, per le quali l'accordo è
sostituito dal completamento del programma di assistenza ed integrazione sociale di cui all’articolo 18
del Testo Unico”.
32 In sede di redazione del testo finale dell’art. 4-bis (specificamente del comma 2) sono stati accolti i
rilievi di chi sosteneva l’illegittimità costituzionale di una previsione legislativa che imponesse la stipula
dell’accordo e l’assunzione degli obblighi da esso scaturenti nei confronti dei soggetti che fossero entrati
nel territorio italiano anteriormente all’entrata in vigore della legge 94/2009. In questo senso, si vedano
gli interventi dei Senatori Casson e Ceccanti già menzionati in nota 24.
33 Ove ciò non fosse possibile “l’originale da consegnarsi allo straniero sarà redatto in lingua inglese,
francese, spagnola, araba o cinese, albanese, russa o filippina secondo la preferenza indicata
dall’interessato” : art. 2, comma 1 DPR 179/2011.
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