Indice - Ssai - Ministero Dell'Interno
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lettura in termini di sicurezza, è la collocazione della definizione di integrazione e<br />
dell’accordo medesimo, inseriti correttamente nel Testo unico sull’immigrazione, vale a<br />
dire in un corpus organico certamente appropriato ma all’inizio del Titolo II, rubricato<br />
“Disposizioni sull’ingresso, il soggiorno e l’allontanamento dal territorio dello Stato”,<br />
anziché all’interno del Titolo V, Capo IV, dedicato alle politiche di integrazione sociale.<br />
Si assiste ad una commistione di politiche di ingresso e politiche di integrazione allo<br />
scopo di voler certificare che la definizione di integrazione e la conseguente misura<br />
adottata dell’accordo di integrazione debbono rispondere più a profili di sicurezza che a<br />
quelli di inclusione.<br />
E’ stato, infatti, correttamente osservato 29 che l’inserimento in quella parte del Testo<br />
Unico delle norme sull’integrazione non derivi da una svista o errore di drafting ma il<br />
palese intento di realizzare uno strumento molto poco contrattualista, orientato verso<br />
aspetti attinenti alla legittimità del permesso di soggiorno piuttosto che all’integrazione.<br />
All’indomani della pubblicazione della legge n. 94, la stesura del testo regolamentare fu<br />
affidata, in seno al <strong>Ministero</strong> dell’Interno, ad un gruppo di lavoro costituito presso il<br />
Dipartimento per la libertà civili e l’immigrazione (che ha visto la partecipazione anche<br />
di un rappresentante del Dipartimento della pubblica sicurezza).<br />
La redazione del testo regolamentare è stata condizionata dall’ordine del giorno accolto<br />
dal Governo durante l’iter di approvazione della legge n. 94/2009, contenente numerose<br />
indicazioni di dettaglio. Si tratta dell’ordine del giorno A.S. 733, n. G45.100 (testo 2),<br />
presentato dal Senatore Mazzatorta, della Lega Nord, e accolto dal Governo nella seduta<br />
dell’Assemblea del Senato della Repubblica n. 143 del 5 febbraio 2009.<br />
L’ordine del giorno in questione prevedeva di riferirsi a livelli di conoscenza della<br />
lingua secondo gli standard minimi definiti nel Quadro di riferimento Europeo Comune<br />
per le lingue del Consiglio d’Europa, di contemplare l’adesione alla Carta dei valori<br />
della cittadinanza e dell’integrazione di cui al Decreto del <strong>Ministero</strong> dell’Interno 23<br />
aprile 2007, di richiedere la conoscenza delle regole fondamentali dell’ordinamento<br />
29 Si veda P. Morozzo della Rocca, Entra in vigore l’accordo (stonato) di integrazione, in Gli Stranieri,<br />
3/2011, pp. 7-24.<br />
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