numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
LAVORO<br />
<strong>di</strong> Emanuele Vival<strong>di</strong><br />
Come cambiano<br />
le professioni<br />
Nella concezione più ampia del termine<br />
professione trovano posto alcune attività ai quali<br />
l’accesso è possibile senza i tra<strong>di</strong>zionali requisiti<br />
e anche senza avere conseguito alcuna qualifica<br />
abilitante. Da qui la necessità <strong>di</strong> regolamentazione<br />
Il mondo delle professioni<br />
rappresenta una realtà economica<br />
capillare del Paese ed<br />
abbraccia un’ampia gamma <strong>di</strong><br />
settori: dalla sanità e il benessere<br />
della persona al settore e<strong>di</strong>le e delle<br />
costruzioni, dal settore fiscale e<br />
consulenziale a quello socio-formativo<br />
e così via.<br />
Abitualmente, si parla <strong>di</strong> professioni<br />
quando si vuole intendere<br />
un’attività intellettuale<br />
frutto <strong>di</strong> una formazione legata<br />
imprescin<strong>di</strong>bilmente ad un<br />
percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> universitario<br />
ed al successivo superamento<br />
<strong>di</strong> un esame <strong>di</strong> abilitazione;<br />
solo in tali casi la connotazione<br />
dell’attività prende il nome <strong>di</strong><br />
“stu<strong>di</strong>o”.<br />
Tuttavia, nella concezione più<br />
ampia del termine tale definizione<br />
abbraccia alcune attività<br />
il cui accesso è possibile non<br />
solo senza tali requisiti ma anche<br />
senza aver conseguito alcuna<br />
qualifica abilitante (e quin<strong>di</strong><br />
non universitaria).<br />
La necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare tale<br />
settore è nata dalla crescente<br />
<strong>di</strong>ffusione negli ultimi anni<br />
<strong>di</strong> <strong>numero</strong>se attività, operanti<br />
soprattutto nel settore dei servizi,<br />
per il cui esercizio non è<br />
necessaria alcuna iscrizione ad<br />
un or<strong>di</strong>ne o collegio professionale,<br />
né esiste un apposito ente<br />
o cassa <strong>di</strong> previdenza e, perciò,<br />
vengono iscritte alla gestione<br />
separata Inps, ai sensi della<br />
Legge 335/1995.<br />
Da anni, infatti, in Italia, la<br />
questione è frutto <strong>di</strong> accesi <strong>di</strong>battiti.<br />
Non si tratta, quin<strong>di</strong>,<br />
delle cosiddette “arti e mestieri”,<br />
ma <strong>di</strong> quelle professioni per<br />
le quali si è in attesa, da anni, <strong>di</strong><br />
una riforma ra<strong>di</strong>cale che garantisca<br />
una maggiore trasparenza<br />
e regolamentazione (dal punto<br />
<strong>di</strong> vista deontologico, tariffario,<br />
previdenziale), ne sancisca<br />
i requisiti e ne tuteli il settore e,<br />
innanzitutto, la clientela.<br />
Una prima riforma è stata attuata<br />
con il governo Monti che,<br />
con la legge n.4/<strong>2013</strong> (pubblicata<br />
sulla Gazzetta Ufficiale del<br />
26/01/<strong>2013</strong>), ha <strong>di</strong>sciplinato le<br />
professioni non organizzate e,<br />
quin<strong>di</strong>, non regolamentate.<br />
Dapprima l’iter legislativo<br />
aveva trattato congiuntamente<br />
le professioni regolamentate<br />
e non; successivamente<br />
le Commissioni Giustizia ed<br />
Attività Produttive h<strong>anno</strong> scelto<br />
<strong>di</strong> separare i proce<strong>di</strong>menti legislativi<br />
in due percorsi <strong>di</strong>stinti.<br />
Infine, la X Commissione della<br />
OC - 15