numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
visto e h<strong>anno</strong> dovuto ingoiare<br />
<strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più. Non possiamo<br />
pretendere che, oltre ai sacrifici<br />
pesanti che si sono visti imporre,<br />
si aggiunga per loro anche il<br />
dovere del ragionamento <strong>di</strong>staccato<br />
e sereno, in<strong>di</strong>spensabile a<br />
fare sottili <strong>di</strong>stinguo…<br />
Dobbiamo dunque rivedere il<br />
concetto <strong>di</strong> potere, restituirlo<br />
ai suoi significati più nobili per<br />
cercare <strong>di</strong> riallacciare i fili <strong>di</strong> un<br />
tessuto sociale dove l’egoismo<br />
<strong>di</strong> pochi ha finito, paradossalmente,<br />
per <strong>di</strong>ventare l’egoismo<br />
<strong>di</strong> tanti, anche <strong>di</strong> quelli che<br />
non h<strong>anno</strong> alcun privilegio<br />
da <strong>di</strong>fendere ma finiscono per<br />
uniformarsi a un modello <strong>di</strong><br />
comportamento dominante.<br />
Perché se chi ha il compito <strong>di</strong><br />
dare l’esempio semina <strong>di</strong>svalore,<br />
è <strong>di</strong>fficile che il raccolto<br />
possa essere buono. Il potere è,<br />
deve necessariamente ritornare<br />
ad essere, servizio; è lavorare<br />
impegnandosi, sapendo che si<br />
ha nelle proprie sole mani il destino<br />
<strong>di</strong> tanti. In questo senso il<br />
potere è umiltà, perché non si<br />
può svolgere un servizio senza<br />
essere al contempo umili. Servizio<br />
viene da servire e chi intende<br />
spendersi per l’interesse<br />
comune, per chi sceglie <strong>di</strong> avere<br />
gli “altri” nel proprio orizzonte,<br />
non può che accostarsi a<br />
questo compito con il massimo<br />
del rispetto, della sensibilità,<br />
della <strong>di</strong>sponibilità e vorremmo<br />
<strong>di</strong>re anche dell’intelligenza.<br />
Tutte caratteristiche, queste,<br />
che concorrono alla fine a<br />
fare una parola sola: appunto,<br />
umiltà.<br />
Gli ultimi mesi ci h<strong>anno</strong> offerto<br />
immagini del “potere”<br />
non solo <strong>di</strong>scutibili, se non<br />
ad<strong>di</strong>rittura, in qualche caso,<br />
insopportabili. Ma ci h<strong>anno</strong><br />
offerto anche immagini che sin<br />
da subito si sono trasformate in<br />
insegnamenti preziosi, proprio<br />
nel senso <strong>di</strong> cui stiamo ragionando.<br />
Pensiamo all’elezione<br />
<strong>di</strong> Papa Francesco e alla svolta<br />
cruciale che essa ha sicuramente<br />
rappresentato, non solo e<br />
non tanto dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong><br />
chi ha la fede o <strong>di</strong> chi segue le<br />
pratiche <strong>di</strong> una determinata religione.<br />
Se svolta c’è stata - e c’è<br />
stata sicuramente, perché tutti<br />
lo abbiamo percepito - essa ha<br />
riguardato proprio il modo<br />
con cui si dovrebbe accostare il<br />
tema del potere. Un Papa che<br />
chiede <strong>di</strong> essere benedetto dal<br />
suo popolo prima ancora <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>rlo;<br />
un Papa che invita al<br />
coraggio <strong>di</strong> testimoniare la tenerezza,<br />
che - facciamo attenzione<br />
- è un atteggiamento sul<br />
quale è facile equivocare perché<br />
ci vuol poco a scambiarla<br />
per debolezza; un Papa che fa<br />
questo, <strong>di</strong>cevamo, in<strong>di</strong>ca una<br />
via che non vale solo per una<br />
comunità <strong>di</strong> fedeli, per quanto<br />
ampia essa sia. L’insegnamento<br />
è per tutti, perché <strong>di</strong>mostra<br />
come solo lo spirito <strong>di</strong> servizio è<br />
in grado <strong>di</strong> dare autenticamente<br />
forza al potere, qualunque<br />
esso sia. Il potere che “serve” è<br />
un potere forte, è un potere autorevole,<br />
perché ha intorno a sé<br />
il consenso e quin<strong>di</strong> è un potere<br />
davvero rappresentativo. In<br />
caso contrario, è un’altra cosa.<br />
È, appunto, un’auto blu che<br />
passa e che viene vissuta come<br />
prevaricazione, abuso, privilegio<br />
per pochi. Non possiamo<br />
pensare che sia questo l’errore,<br />
dobbiamo invece lavorare per<br />
restituire <strong>di</strong>gnità a quell’auto<br />
blu. Essa l’ha persa ma non<br />
certo per colpa <strong>di</strong> chi l’ha vista<br />
passare per strada e ha progressivamente<br />
avvertito una <strong>di</strong>stanza<br />
sempre più grande tra sé<br />
e un banale mezzo <strong>di</strong> trasporto,<br />
<strong>di</strong>venuto simbolo <strong>di</strong> una intollerabile<br />
degenerazione.<br />
OC - 3