numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio
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Manara. Nata a Sesto Imolese,<br />
in provincia <strong>di</strong> Bologna, poco<br />
più che ventenne, jazz, blues e<br />
soul, la sua voce appare perfetta<br />
in ogni genere. Grintosa sul<br />
palco e timida a luci spente. Un<br />
vero talento.<br />
Una forte passione per la musica<br />
traspare dalle tue esibizioni,<br />
chi te l’ha trasmessa?<br />
«Sicuramente la mia famiglia<br />
mi ha dotato <strong>di</strong> robuste ali per<br />
riuscire ad intraprendere questo<br />
volo attraverso la musica. In<br />
particolare mia madre, pianista<br />
classica, e mio nonno, <strong>di</strong>rettore<br />
<strong>di</strong> un coro polifonico. La passione<br />
è qualcosa che gradualmente<br />
mi ha avvolto e coinvolto<br />
completamente. Quel senso<br />
<strong>di</strong> appartenenza alla musica,<br />
alle sonorità blues e jazz, si incrementa<br />
ogni giorno stando<br />
a contatto con musicisti, stu<strong>di</strong>ando,<br />
ricercando, vivendo la<br />
musica e il palco».<br />
Inizi a suonare il piano a quattro<br />
anni e a stu<strong>di</strong>are canto a<br />
quattor<strong>di</strong>ci. Tra i tuoi insegnanti,<br />
chi ha lasciato maggiormente<br />
un segno nel tuo<br />
percorso?<br />
«Ognuno ha contribuito alla<br />
mia formazione trasmettendomi<br />
ciò che aveva da insegnare.<br />
Dall’<strong>anno</strong> scorso ho iniziato<br />
a stu<strong>di</strong>are al conservatorio <strong>di</strong><br />
Ferrara con Tiziana Ghiglioni e<br />
da lei sto cercando <strong>di</strong> assorbire<br />
il jazz che le appartiene. L’insegnamento<br />
più grande l’ho ricevuto<br />
però dall’armonicista che<br />
tutt’ora suona con me, Erm<strong>anno</strong><br />
“Red ” Costa, che ha sempre<br />
de<strong>di</strong>cato la sua vita alla musica e<br />
cercato <strong>di</strong> portare il blues in Italia,<br />
collaborando anche con Michele<br />
Minisci, patron del Naima<br />
Club <strong>di</strong> Forlì. Red mi ha educato<br />
all’ascolto <strong>di</strong> parecchi importanti<br />
<strong>di</strong>schi e ha la capacità, con<br />
la sua presenza e il suo trasporto<br />
per la musica, <strong>di</strong> far emergere la<br />
mia interiorità».<br />
Chi ti ha “scoperto”?<br />
«La persona che mi ha “scoperto”<br />
e ha subito creduto in me è<br />
proprio Michele Minisci. Circa<br />
due anni fa ero in piccolissimo<br />
locale, cantavo con un misero<br />
microfono per armonica e un<br />
chitarrista, Riccardo Ferrini, che<br />
mi accompagnava con il dobro.<br />
Quella sera, per caso, Minisci mi<br />
sentì cantare “Mercedes Benz”<br />
<strong>di</strong> Janis Joplin . Gli piacque la<br />
mia interpretazione e subito mi<br />
chiese se ero interessata a partecipare<br />
al concorso “Donne Jazz<br />
in Blues”. Era ancora all’inizio<br />
del mio rapporto con il blues ma<br />
da quel momento il cammino fu<br />
sempre più definito».<br />
Dopo l’incontro con Michele<br />
Minisci (calabrese, specifichiamolo)<br />
comincia la tua carriera.<br />
Ricor<strong>di</strong> un’esibizione o<br />
un personaggio in particolare,<br />
che porterai sempre nel cuore?<br />
«La serata che ancora, ricordandola,<br />
mi fa rabbrivi<strong>di</strong>re è quando<br />
ho vinto il concorso “Donne<br />
jazz in Blues”. In quell’occasione<br />
la special guest una big lady del<br />
blues, <strong>di</strong>rettamente da Chicago:<br />
Diunna Greenleaf. Con la sua<br />
voce potente ha inondato tutta<br />
la piazza <strong>di</strong> Bertinoro e ha rapito<br />
anche me che per tutta la serata<br />
non sono riuscita a <strong>di</strong>stogliere<br />
sguardo e orecchie da quel travolgente<br />
spettacolo <strong>di</strong> donna.<br />
Verso la fine del suo concerto<br />
ho avuto l’occasione <strong>di</strong> salire sul<br />
palco e duettare con lei e abbiamo<br />
improvvisato un classico:<br />
“Rock me Baby”. Ogni volta<br />
che salgo su un palco ricerco<br />
l’emozione e la grinta che mi ha<br />
sprigionato quell’in<strong>di</strong>menticabile<br />
duetto».<br />
Che musica ti piace ascoltare?<br />
«Ascolto costantemente la musica<br />
black. Adoro il blues, il jazz,<br />
le sonorità e i ritmi africani.<br />
Appassionata della voce sofferta<br />
<strong>di</strong> Billie Holiday, della libertà<br />
espressiva <strong>di</strong> Nina Simone,<br />
dell’incantesimo che Chet Baker<br />
mi induce a ogni ascolto…<br />
Tanti altri sarebbero i nomi da<br />
citare tra cui Amy Winehouse,<br />
Melody Gardot, Cassandra<br />
Wilson, Otis Red<strong>di</strong>ng. Mi piace<br />
molto immergermi nei suoni e<br />
nelle <strong>di</strong>namiche degli strumentisti,<br />
in particolare nel sassofono<br />
<strong>di</strong> Coltrane, in quello <strong>di</strong> Parker e<br />
nella grande lirica chitarristica <strong>di</strong><br />
Jim Hall».<br />
C’è un personaggio in particolare<br />
al quale ti ispiri?<br />
«No, non c’è, anche se la musa<br />
che mi ha iniziata è Janis Joplin.<br />
Generalmente preferisco portare<br />
nella musica una mia identità<br />
che è il frutto <strong>di</strong> un’eclettica contaminazione».<br />
Quali sono i tuoi progetti futuri?<br />
«Il mio obiettivo ora è riuscire<br />
a tradurre in musica la mia<br />
creatività ed espressività. In<br />
questo modo spero <strong>di</strong> riuscire<br />
a realizzare un cd al più presto.<br />
Credo molto anche nel mio<br />
progetto con l’Acoustic Combo,<br />
<strong>di</strong> cui f<strong>anno</strong> parte i chitarristi<br />
Michele Cacciari e Federico<br />
Co<strong>di</strong>cè e l’armonicista Red<br />
Costa. In questo progetto sto<br />
trovando la <strong>di</strong>mensione ideale<br />
per esprimermi.<br />
Intanto continuo a frequentare<br />
il triennio <strong>di</strong> Canto Jazz<br />
al conservatorio <strong>di</strong> Ferrara<br />
che mi permette <strong>di</strong> acquisire<br />
tecnica, per poi <strong>di</strong>menticarla<br />
quando sono sul palco e mi lascio<br />
guidare dall’istinto e dalle<br />
emozioni, come affermava<br />
Thelonius Monk».<br />
Lisa si allontana con il suo sorriso<br />
<strong>di</strong>sarmante che tra<strong>di</strong>sce un<br />
po’ <strong>di</strong> imbarazzo per la troppa<br />
attenzione de<strong>di</strong>catagli e per gli<br />
autografi richiesti. Noi, intanto,<br />
ci facciamo firmare il suo<br />
primo mini-cd, certi che sentiremo<br />
ancora parlare <strong>di</strong> questa<br />
<strong>di</strong>sarmante voce femminile.<br />
OC - 55