14.11.2014 Views

numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Manara. Nata a Sesto Imolese,<br />

in provincia <strong>di</strong> Bologna, poco<br />

più che ventenne, jazz, blues e<br />

soul, la sua voce appare perfetta<br />

in ogni genere. Grintosa sul<br />

palco e timida a luci spente. Un<br />

vero talento.<br />

Una forte passione per la musica<br />

traspare dalle tue esibizioni,<br />

chi te l’ha trasmessa?<br />

«Sicuramente la mia famiglia<br />

mi ha dotato <strong>di</strong> robuste ali per<br />

riuscire ad intraprendere questo<br />

volo attraverso la musica. In<br />

particolare mia madre, pianista<br />

classica, e mio nonno, <strong>di</strong>rettore<br />

<strong>di</strong> un coro polifonico. La passione<br />

è qualcosa che gradualmente<br />

mi ha avvolto e coinvolto<br />

completamente. Quel senso<br />

<strong>di</strong> appartenenza alla musica,<br />

alle sonorità blues e jazz, si incrementa<br />

ogni giorno stando<br />

a contatto con musicisti, stu<strong>di</strong>ando,<br />

ricercando, vivendo la<br />

musica e il palco».<br />

Inizi a suonare il piano a quattro<br />

anni e a stu<strong>di</strong>are canto a<br />

quattor<strong>di</strong>ci. Tra i tuoi insegnanti,<br />

chi ha lasciato maggiormente<br />

un segno nel tuo<br />

percorso?<br />

«Ognuno ha contribuito alla<br />

mia formazione trasmettendomi<br />

ciò che aveva da insegnare.<br />

Dall’<strong>anno</strong> scorso ho iniziato<br />

a stu<strong>di</strong>are al conservatorio <strong>di</strong><br />

Ferrara con Tiziana Ghiglioni e<br />

da lei sto cercando <strong>di</strong> assorbire<br />

il jazz che le appartiene. L’insegnamento<br />

più grande l’ho ricevuto<br />

però dall’armonicista che<br />

tutt’ora suona con me, Erm<strong>anno</strong><br />

“Red ” Costa, che ha sempre<br />

de<strong>di</strong>cato la sua vita alla musica e<br />

cercato <strong>di</strong> portare il blues in Italia,<br />

collaborando anche con Michele<br />

Minisci, patron del Naima<br />

Club <strong>di</strong> Forlì. Red mi ha educato<br />

all’ascolto <strong>di</strong> parecchi importanti<br />

<strong>di</strong>schi e ha la capacità, con<br />

la sua presenza e il suo trasporto<br />

per la musica, <strong>di</strong> far emergere la<br />

mia interiorità».<br />

Chi ti ha “scoperto”?<br />

«La persona che mi ha “scoperto”<br />

e ha subito creduto in me è<br />

proprio Michele Minisci. Circa<br />

due anni fa ero in piccolissimo<br />

locale, cantavo con un misero<br />

microfono per armonica e un<br />

chitarrista, Riccardo Ferrini, che<br />

mi accompagnava con il dobro.<br />

Quella sera, per caso, Minisci mi<br />

sentì cantare “Mercedes Benz”<br />

<strong>di</strong> Janis Joplin . Gli piacque la<br />

mia interpretazione e subito mi<br />

chiese se ero interessata a partecipare<br />

al concorso “Donne Jazz<br />

in Blues”. Era ancora all’inizio<br />

del mio rapporto con il blues ma<br />

da quel momento il cammino fu<br />

sempre più definito».<br />

Dopo l’incontro con Michele<br />

Minisci (calabrese, specifichiamolo)<br />

comincia la tua carriera.<br />

Ricor<strong>di</strong> un’esibizione o<br />

un personaggio in particolare,<br />

che porterai sempre nel cuore?<br />

«La serata che ancora, ricordandola,<br />

mi fa rabbrivi<strong>di</strong>re è quando<br />

ho vinto il concorso “Donne<br />

jazz in Blues”. In quell’occasione<br />

la special guest una big lady del<br />

blues, <strong>di</strong>rettamente da Chicago:<br />

Diunna Greenleaf. Con la sua<br />

voce potente ha inondato tutta<br />

la piazza <strong>di</strong> Bertinoro e ha rapito<br />

anche me che per tutta la serata<br />

non sono riuscita a <strong>di</strong>stogliere<br />

sguardo e orecchie da quel travolgente<br />

spettacolo <strong>di</strong> donna.<br />

Verso la fine del suo concerto<br />

ho avuto l’occasione <strong>di</strong> salire sul<br />

palco e duettare con lei e abbiamo<br />

improvvisato un classico:<br />

“Rock me Baby”. Ogni volta<br />

che salgo su un palco ricerco<br />

l’emozione e la grinta che mi ha<br />

sprigionato quell’in<strong>di</strong>menticabile<br />

duetto».<br />

Che musica ti piace ascoltare?<br />

«Ascolto costantemente la musica<br />

black. Adoro il blues, il jazz,<br />

le sonorità e i ritmi africani.<br />

Appassionata della voce sofferta<br />

<strong>di</strong> Billie Holiday, della libertà<br />

espressiva <strong>di</strong> Nina Simone,<br />

dell’incantesimo che Chet Baker<br />

mi induce a ogni ascolto…<br />

Tanti altri sarebbero i nomi da<br />

citare tra cui Amy Winehouse,<br />

Melody Gardot, Cassandra<br />

Wilson, Otis Red<strong>di</strong>ng. Mi piace<br />

molto immergermi nei suoni e<br />

nelle <strong>di</strong>namiche degli strumentisti,<br />

in particolare nel sassofono<br />

<strong>di</strong> Coltrane, in quello <strong>di</strong> Parker e<br />

nella grande lirica chitarristica <strong>di</strong><br />

Jim Hall».<br />

C’è un personaggio in particolare<br />

al quale ti ispiri?<br />

«No, non c’è, anche se la musa<br />

che mi ha iniziata è Janis Joplin.<br />

Generalmente preferisco portare<br />

nella musica una mia identità<br />

che è il frutto <strong>di</strong> un’eclettica contaminazione».<br />

Quali sono i tuoi progetti futuri?<br />

«Il mio obiettivo ora è riuscire<br />

a tradurre in musica la mia<br />

creatività ed espressività. In<br />

questo modo spero <strong>di</strong> riuscire<br />

a realizzare un cd al più presto.<br />

Credo molto anche nel mio<br />

progetto con l’Acoustic Combo,<br />

<strong>di</strong> cui f<strong>anno</strong> parte i chitarristi<br />

Michele Cacciari e Federico<br />

Co<strong>di</strong>cè e l’armonicista Red<br />

Costa. In questo progetto sto<br />

trovando la <strong>di</strong>mensione ideale<br />

per esprimermi.<br />

Intanto continuo a frequentare<br />

il triennio <strong>di</strong> Canto Jazz<br />

al conservatorio <strong>di</strong> Ferrara<br />

che mi permette <strong>di</strong> acquisire<br />

tecnica, per poi <strong>di</strong>menticarla<br />

quando sono sul palco e mi lascio<br />

guidare dall’istinto e dalle<br />

emozioni, come affermava<br />

Thelonius Monk».<br />

Lisa si allontana con il suo sorriso<br />

<strong>di</strong>sarmante che tra<strong>di</strong>sce un<br />

po’ <strong>di</strong> imbarazzo per la troppa<br />

attenzione de<strong>di</strong>catagli e per gli<br />

autografi richiesti. Noi, intanto,<br />

ci facciamo firmare il suo<br />

primo mini-cd, certi che sentiremo<br />

ancora parlare <strong>di</strong> questa<br />

<strong>di</strong>sarmante voce femminile.<br />

OC - 55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!