numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

calabrese, fra i pochi in Italia,
l’Officina compie un passo importante
verso il mercato mondiale,
in cui un ruolo di primo
piano lo ebbe, per primo,
proprio il presidente Abramo.
«All’estero la sensibilita per
l’arte è maggiore, ed è in uso
- ha spiegato Benincasa - anche
la lettera di credito, che ci
permette di essere pagati anzitempo,
rendendo sostenibile il
nostro lavoro anche in periodi
e luoghi dove l’arte non sempre
paga. Se è vero, come credo - ha
concluso l’artista -, che la cifra
culturale di un popolo si misura
dalla quantità di attenzione
che dedica alle opere d’arte,
questo pomeriggio ci fa molto
onore».
Al presidente Filippo Capellupo,
alla guida dei Lions club
Catanzaro Rupe Ventosa, è
spettato il compito di presentare
il secondo artista in sala,
Salvatore Miglietta. Non prima
di aver fatto una premessa: «Se
in un momento storico ed economico
così difficile la nostra
provincia resiste, pur fra tante
difficoltà, lo si deve, come è
stato ricordato, anche a quello
che ha fatto la Camera di Commercio
guidata da Abramo, che
ha valorizzato gli imprenditori
locali all’estero, indicando dieci
anni fa una strada che oggi si è
rivelata salvifica, e mostrando
anche ad altre Camere come si
opera per il bene del territorio».
Miglietta, originario di Lecce,
catanzarese di adozione, dopo
aver visitato il mondo passando
fra l’altro per Bologna, Parigi,
Monaco, Cecoslovacchia, Spagna
e impregnandosi dell’esperienza
di Giorgio Morandi,
rientra e rimane nella Città dei
Tre Colli, dove oggi ancora dipinge.
Il singolare personaggio
mostra e racconta i suoi quadri
al pubblico: via Menniti Ippolito,
il San Giovanni (una tela
degli anni ‘50 preparata con
una tecnica assolutamente unica
e originale che ha alla base
la sabbia del mare di Rimini),
i soggetti mitologici, il Mosè
che incamera energia di giorno
e sprigiona luce di notte, e poi
la gente comune, dove esplodono
in tutta la loro forza pittorica
una Calabria e un Sud oggi
sempre più rari: di impatto evocativo
dirompente sono i due
pescatori di tonno e le splendide
donne raccoglitrici di olive,
ritratte nel 1981 nei poderi
del barone Ferragina, dove ora
sorge il più grande centro commerciale
cittadino.
È la volta di Vincenzo Valente,
presidente del Lions club Botricello,
Cropani e Sellia Marina
Medio Jonio, che presenta il
terzo artista ospite della serata:
lo scultore e restauratore Mario
Calvari, precisando che «oggi
con il dominante interesse economico
la cultura e l’arte hanno
una voce flebile, ma bisogna in
tutti i modi sostenerle, poiché
solo attraverso questa strada
il turismo che ne deriva potrà
essere volàno di sviluppo». La
parola va all’autore del monumento
al vigile Rattà, morto nel
1989 per mano di rapinatori,
ospitato all’interno di un cimitero
cittadino. Anche Calvari
ha portato nel mondo il nome
della nostra terra, partecipando
al restauro del Cenacolo di Leonardo.
A Cropani è lui l’autore
del restauro del Battesimo di
Gesù di Andrea Vaccaro, allievo
di Mattia Preti; a Zagarise
sono rinate grazie a lui tutte le
opere del Museo parrocchiale.
È lui stesso ad accompagnare
i numerosi presenti alla scoperta
dei segreti del restauro,
attraverso un video che lo riprende
assieme alla moglie,
sua speciale assistente, mentre
esercita un’arte che come poche
necessita di grande perizia,
di massima umiltà e capacità
di immedesimazione, perché
attraverso la propria mano risplenderà
quella dell’artista primigenio.
In conclusione non
possiamo che sottolineare che
si è trattato davvero di una bella
iniziativa, rendendo grande
merito al dottore Iuliano per la
paziente e impegnativa opera di
coordinamento, come rimarcato
dai presidenti dei tre club
Lions presenti e ricadenti nella
Zona 26. “Vis unita fortior” è il
loro motto, e mai come in questo
caso è rappresentativo dello
spirito di servizio che anima la
vita dei club.
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