numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

Uniontrasporti, Iolanda Conte,
che ha evidenziato come
sia indispensabile promuovere
una organizzazione logistica
in grado di consentire collegamenti
efficienti affinché possano
crescere anche l’economia
locale ed il tessuto imprenditoriale:
«Allo stato attuale - ha
detto - la provincia di Catanzaro
risente di un livello di accessibilità
non del tutto adeguato a
causa di alcune deficienze della
rete infrastrutturale presenti sia
dal punto di vista quantitativo,
che da quello qualitativo e dei
servizi. In tale contesto, questa
iniziativa ha come obiettivo
quello di porre la Camera
di commercio di Catanzaro al
centro della questione infrastrutturale,
quale soggetto capace
di veicolare, anche in questo
settore, le esigenze espresse
dal sistema produttivo locale e
di incentivare occasioni di dialogo
e di confronto fra i diversi
portatori di interessi presenti
sul territorio, dagli enti locali
alle forze sociali ed economiche,
al fine di individuare gli
investimenti realmente utili
nell’ambito dei trasporti».
Dalla ricerca effettuata da
Uniontrasporti emerge che
la provincia catanzarese, nel
2009, ha riportato un indice
di dotazione delle infrastrutture
economiche pari a 87,6,
più basso della media nazionale
(100), ma superiore a quello
medio regionale (74,7) e della
ripartizione Mezzogiorno
(80,4). Rispetto agli stessi indici
calcolati per l’anno 2007 si nota
un peggioramento dell’indice
generale delle infrastrutture che
passa da 89,8 a 87,6 dovuto,
in particolare, alle condizioni
arretrate della rete ferroviaria.
Nell’ambito regionale Catanzaro,
però, è la prima provincia
per indice di dotazione degli
aeroporti (197,2), seguita da
Reggio Calabria (129,3), la terza
provincia per indice di dotazione
della rete stradale (110,0)
e precede solo Cosenza e Vibo
Valentia, mentre ultima per
indice di dotazione portuale.
Proprio l’aeroporto di Lamezia
Terme rappresenta lo scalo
strategico più importante della
Calabria grazie alla sua posizione
baricentrica e alla vicinanza
con le principali arterie di collegamento
e con le più sviluppate
realtà industriali. Lo scalo lametino,
negli ultimi dieci anni,
ha visto aumentare il numero
dei suoi passeggeri da meno
di 800mila a 2,3 milioni con
una crescita complessiva pari a
193%. Non solo, nell’immediato
futuro sono in previsione
la costruzione del nuovo terminal,
la realizzazione e l’ampliamento
dei piazzali aeromobili,
la bretella di collegamento delle
vie di rullaggio e le opere di
completamento del Center line
Ils-apparecchiature Avl (Aiu &
Visivi Luminosi). Il Presidente
della Sacal, Società di Gestione
dell’Aeroporto Internazionale
di Lamezia Terme, Massimo
Colosimo, ha così evidenziato i
prossimi traguardi da raggiungere:
«Il nostro aeroporto - ha
aggiunto - è stato riconosciuto
dall’Enac come un punto strategico
all’interno del network
europeo. Al momento registriamo
delle pecche per quanto riguarda
il trasporto cargo aereo
e, in tal senso, le aree del Medio
Oriente e del Nord Africa possono
rappresentare un’opportunità
preziosa per migliorare
anche su questa direzione. Per
spiccare il volo è necessario incentivare
la filiera produttiva,
puntando sull’agroalimentare,
per affermarsi quale principale
punto di snodo per le aziende
che vogliano mirare all’internazionalizzazione».
Il Capo Compartimento dell’Anas,
Vincenzo Marzi, ha invece
sottolineato gli sforzi compiuti
negli ultimi anni per migliorare
l’offerta dei collegamenti
stradali: «Già da diverso tempo
- ha detto - l’Anas si è posta
molti traguardi nel rispetto
delle diverse esigenze dei singoli
territori, mettendo in campo
grossi investimenti per procedere
alla ultimazione dei lavori
di ammodernamento della A3
Salerno-Reggio e della SS 106
jonica. Su questa direzione si
inseriscono i lavori funzionali
alla messa in sicurezza delle
strade e al miglioramento della
viabilità attraverso la sistemazione
di svincoli con innesto
di rotatorie e l’inaugurazione
della nuova variante di Catanzaro
Lido, il cui ulteriore tratto
fino a Squillace sarà aperto nei
OC - 5