numero 2 anno 2013 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

EDITORIALE
di Paolo Abramo
Il potere è forte
quando è servizio
I
tempi che stiamo vivendo,
con tutto il loro carico di
incertezza a volte drammatica
sul futuro, ci spingono
inevitabilmente a rivedere
idee e concetti che pensavamo
acquisiti in via definitiva. Oppure
- e forse questo è anche
peggio - sui quali ci eravamo
disabituati a riflettere, arrivando
addirittura a tollerare, non
senza qualche superficialità, le
chiavi di lettura peggiori.
È il caso del “potere” e del suo
esercizio, che sono sicuramente
concetti sui quali oggi è indispensabile
soffermarsi e riflettere.
Occorre farlo perché,
come abbiamo scritto in altre
circostanze e a proposito di altri
temi, quei tempi bui di cui si
diceva all’inizio ci impongono
un nuovo metro di valutazione
delle cose, un diverso senso della
misura, attraverso cui porre
un freno a ogni degenerazione
possibile. Se la gente è arrivata
ad avere un moto di disgusto
anche solo a vedere passare una
delle cosiddette “auto blu”, è
chiaro che la misura deve essere
colma. Vuol dire che nel valutare
i comportamenti - per esempio
di una personalità pubblica
- non si fa più distinzione tra
l’abuso e l’esercizio “normale”
che quella stessa personalità fa
del proprio ruolo.
In altre parole, un’auto blu non
un male in sé, non è per forza il
segno di un privilegio odioso,
non è scritto da nessuna parte
che chi vi viaggia a bordo stia
abusando della propria posizione.
Su quell’auto blu, magari
sta viaggiando un funzionario
o un politico assolutamente
per bene, che svolge con onestà
e dedizione il suo compito.
E ce ne sono di persone così,
ci mancherebbe altro. Eppure
è fin troppo evidente che la
gente, in larga parte, non è più
disposta a distinguere, tende a
fare di tutta l’erba un fascio.
Non possiamo certo fargliene
una colpa. I cittadini hanno
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