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Diapositiva 1 - Autorità di Bacino del fiume Serchio

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9. Sintesi <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> piano<br />

dei portatori <strong>di</strong> interesse; ha inoltre prodotto un opuscolo illustrativa sui contenuti <strong>del</strong>la nuova normativa,<br />

<strong>di</strong>ffusa a tutti gli enti competenti (comuni, province, ASL) e a tutti i portatori <strong>di</strong> interesse.<br />

Nel PRAA 2007‐2010 è riservato uno specifico capitolo sul sistema costiero e marino, in cui è evidenziata la<br />

necessità <strong>di</strong> integrare le materie strettamente ambientali (quali la qualità <strong>del</strong>le acque) con la<br />

programmazione <strong>del</strong>l’economia <strong>del</strong> mare (pesca, turismo, attività portuali ecc.), e all’interno <strong>del</strong><br />

macrobiettivo “Tutelare la qualità <strong>del</strong>le acque interne e costiere e promuovere un uso sostenibile <strong>del</strong>la<br />

risorsa idrica” (macrobiettivo n° D3), sono in<strong>di</strong>viduati i seguenti obiettivi specifici e relativi interventi:<br />

‐ Adeguamento alla Direttive Europea “Acque <strong>di</strong> balneazione”<br />

Interventi:<br />

- Massimo controllo nella movimentazione dei se<strong>di</strong>menti marini per la tutela degli ecosistemi e<br />

caratterizzazione <strong>del</strong>le spiagge.<br />

- Campagna <strong>di</strong> formazione/informazione volta a sensibilizzare un corretto approccio all’ambiente<br />

marino.<br />

‐ Mantenere e migliorare lo stato qualitativo <strong>del</strong>le acque costiere e <strong>del</strong>la risorsa mare in generale<br />

Interventi:<br />

- Sperimentazione dei sistemi <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> controllo degli sversamenti in mare in sinergia con<br />

competenze statali e attività <strong>di</strong> altre regioni me<strong>di</strong>terranee.<br />

- Caratterizzazione e monitoraggio <strong>del</strong>le prateria <strong>di</strong> Posidonia e <strong>del</strong>le biocenosi <strong>di</strong> maggior pregio<br />

ambientale in accordo con la Dir 2000/60, e posizionamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssuasori <strong>del</strong>le reti a strascico.<br />

All’interno <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, l’attuazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva europea risulta<br />

pertanto programmata e in corso.<br />

Direttiva 79/409/CEE sugli uccelli selvatici e successivi atti mo<strong>di</strong>ficativi<br />

La <strong>di</strong>rettiva 79/409/CEE e le successive <strong>di</strong>rettive mo<strong>di</strong>ficative mirano a proteggere, gestire e regolare tutte<br />

le specie <strong>di</strong> uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri, con<br />

una protezione estesa alle uova, ai loro ni<strong>di</strong> ed ai loro habitat. Gli Stati membri devono anche preservare,<br />

mantenere o ripristinare i biotopi e gli habitat <strong>di</strong> questi uccelli, istituendo zone <strong>di</strong> protezione, mantenendo<br />

gli habitat, ripristinando i biotopi <strong>di</strong>strutti e creando nuovi biotopi.<br />

Per talune specie <strong>di</strong> uccelli identificate dalle <strong>di</strong>rettive (allegato I) e le specie migratrici sono previste misure<br />

speciali <strong>di</strong> protezione degli habitat.<br />

Le <strong>di</strong>rettive stabiliscono un regime generale <strong>di</strong> protezione <strong>di</strong> tutte le specie <strong>di</strong> uccelli, comprendente in<br />

particolare il <strong>di</strong>vieto:<br />

‐ <strong>di</strong> uccidere o catturare <strong>del</strong>iberatamente le specie <strong>di</strong> uccelli contemplate dalle <strong>di</strong>rettive; le <strong>di</strong>rettive<br />

autorizzano tuttavia la caccia <strong>di</strong> talune specie a con<strong>di</strong>zione che i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> caccia utilizzati rispettino<br />

taluni principi;<br />

‐·<strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere, danneggiare o asportare i ni<strong>di</strong> e le uova;<br />

‐ <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbarle <strong>del</strong>iberatamente;<br />

‐·<strong>di</strong> detenerle.<br />

Per ulteriori considerazioni in materia, si rinvia al paragrafo relativo alla Direttiva 92/43/CEE sugli Habitat.<br />

Recepimento ed attuazione <strong>del</strong>la Direttiva in Italia<br />

Tale Direttiva e stata recepita in Italia con:<br />

‐ D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE relativa alla<br />

conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonchè <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche” il cui art. 6<br />

(Zone <strong>di</strong> protezione speciale) sostituito dal D.P.R. n. 120/2003, stabilisce che la rete "Natura 2000"<br />

comprende le Zone <strong>di</strong> protezione speciale previste dalla <strong>di</strong>rettiva 79/409/CEE e dall'art. 1, comma 5 <strong>del</strong>la<br />

legge 11 febbraio 1992, n. 157, rendendo cosi obbligatorie anche per queste, come per le aree <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>rettiva Habitat, le misure <strong>di</strong> tutela e l’applicazione <strong>del</strong>la valutazione <strong>di</strong> incidenza nei casi in cui un piano o<br />

un progetto <strong>di</strong> opera o intervento possa avere incidenza significativa su un sito segnalato in sede<br />

Comunitaria tra i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria (SIC) o le zone <strong>di</strong> protezione speciale (ZPS);<br />

Proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>le Acque <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong><br />

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