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Diapositiva 1 - Autorità di Bacino del fiume Serchio

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9. Sintesi <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> piano<br />

La Regione Toscana ha <strong>di</strong>sciplinato l’organizzazione <strong>del</strong>le procedure <strong>di</strong> protezione civile a livello regionale e<br />

sub regionale con la L.R. 29 <strong>di</strong>cembre 2003, n. 67 recante "Or<strong>di</strong>namento <strong>del</strong> sistema regionale <strong>del</strong>la<br />

protezione civile e <strong>di</strong>sciplina <strong>del</strong>la relativa attività.”<br />

In Regione Toscana e all’interno <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, l’attuazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>rettiva europea risulta pertanto programmata e in corso.<br />

Misure adottate per i corpi idrici a rischio <strong>di</strong> non raggiungimento degli obiettivi (punto 7.9 All. VII<br />

<strong>di</strong>rettiva 2000/60/CE)<br />

Il riferimento nella <strong>di</strong>rettiva per tali misure è costituito dall’art. 11, paragrafo 5 che prevede:<br />

“Allorché i dati <strong>del</strong> monitoraggio o dati <strong>di</strong> altro tipo in<strong>di</strong>cano che il raggiungimento degli obiettivi enunciati<br />

all'articolo 4 per il corpo idrico considerato è improbabile, gli Stati membri assicurano che:<br />

‐ si indaghi sulle cause <strong>del</strong>le eventuali carenze,<br />

‐ siano esaminati e riveduti, a seconda <strong>del</strong>le necessità, i pertinenti permessi e autorizzazioni,<br />

‐ siano riesaminati e adattati, a seconda <strong>del</strong>le necessità, programmi <strong>di</strong> monitoraggio,<br />

‐ siano stabilite le misure supplementari eventualmente necessarie per consentire il raggiungimento <strong>di</strong> detti<br />

obiettivi, compresa la fissazione <strong>di</strong> appropriati standard <strong>di</strong> qualità ambientale secondo le procedure <strong>di</strong> cui<br />

all'allegato V. Allorché le cause in questione derivano da circostanze naturali o <strong>di</strong> forza maggiore eccezionali<br />

e tali da non poter essere ragionevolmente previste, in particolare alluvioni violente e siccità prolungate lo<br />

Stato membro può decretare che le misure supplementari non sono applicabili, fatto salvo l'articolo 4,<br />

paragrafo 6”.<br />

Recepimento ed attuazione <strong>del</strong>la Direttiva in Italia<br />

Quanto previsto nell’art. 4, paragrafo 6 <strong>del</strong>la Direttiva 2000/60/CE è stato recepito nella legislazione<br />

italiana al comma 10 <strong>del</strong>l’art. 77 <strong>del</strong> D. Lgs. 3‐4‐2006 n. 152. Il successivo DM 14 aprile 2009, n. 56,<br />

identifica le modalità <strong>del</strong> monitoraggio “operativo” che deve essere eseguito per i corpi idrici classificati a<br />

rischio <strong>di</strong> non raggiungere l’obiettivo.<br />

Recepimento ed attuazione <strong>del</strong>la Direttiva a scala regionale e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto<br />

Il programma <strong>di</strong> monitoraggio operativo che la Regione Toscana eseguirà sui corpi idrici identificati a rischio<br />

costituisce adempimento <strong>del</strong> predetto art. 11, paragrafo 5, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 2000/60/CE.<br />

Proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>le Acque <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong><br />

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