25.12.2014 Views

Diapositiva 1 - Autorità di Bacino del fiume Serchio

Diapositiva 1 - Autorità di Bacino del fiume Serchio

Diapositiva 1 - Autorità di Bacino del fiume Serchio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

9. Sintesi <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> piano<br />

Nel PRAA 2007‐2010 la Regione Toscana ha in<strong>di</strong>viduato, tra gli strumenti necessari per la corretta<br />

attuazione degli obiettivi e interventi in<strong>di</strong>viduati dal medesimo PRAA e per favorire la sostenibilità <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo, quello relativa all’applicazione <strong>del</strong>la VIA. Lo stesso piano prevede anche azioni da porre in atto per<br />

migliorare l’attività <strong>di</strong> valutazione, tra le quali si ricordano: l’adeguamento <strong>del</strong>la normativa regionale; la<br />

<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> guide per la valutazione <strong>di</strong> specifiche categorie <strong>di</strong> progetti, iniziative per ottimizzare<br />

l’informazione e la partecipazione ai proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> VIA, il monitoraggio dei risultati riscontrabili sulle<br />

componenti ambientali, il coor<strong>di</strong>namento con le attività <strong>di</strong> Regioni confinanti.<br />

All’interno <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, l’attuazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva europea risulta<br />

pertanto programmata e in corso.<br />

Direttiva 86/278/CEE sulla protezione <strong>del</strong>l'ambiente nell'utilizzazione dei fanghi <strong>di</strong> depurazione<br />

La <strong>di</strong>rettiva mira a proteggere le persone, gli animali, le piante e l'ambiente contro la possibilità <strong>di</strong> effetti<br />

nocivi <strong>del</strong>la <strong>di</strong>ffusione incontrollata dei fanghi <strong>di</strong> depurazione sui terreni agricoli. I fanghi <strong>di</strong> depurazione<br />

possono essere utilizzati in agricoltura, a con<strong>di</strong>zione che lo Stato membro ne regolamenti l'uso. La <strong>di</strong>rettiva<br />

fissa valori limite per le concentrazioni <strong>di</strong> metalli pesanti nel suolo (allegato IA), nei fanghi (IB) e per la<br />

massima quantità annue <strong>di</strong> metalli pesanti che possono essere introdotti nel suolo (allegato IC). L'utilizzo <strong>di</strong><br />

fanghi <strong>di</strong> depurazione è vietato se la concentrazione <strong>di</strong> uno o più metalli pesanti nel suolo supera i valori<br />

limite fissati in conformità con l'allegato A.<br />

Recepimento ed attuazione <strong>del</strong>la Direttiva in Italia<br />

Il riferimento italiano per il recepimento <strong>del</strong>la Direttiva sui fanghi <strong>di</strong> depurazione è il D.Lgs. 27‐1‐ 1992 n. 99<br />

“Attuazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 86/278/CEE concernente la protezione <strong>del</strong>l'ambiente, in particolare <strong>del</strong> suolo,<br />

nell'utilizzazione dei fanghi <strong>di</strong> depurazione in agricoltura.” Tale decreto ha lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare<br />

l'utilizzazione dei fanghi <strong>di</strong> depurazione in agricoltura in modo da evitare effetti nocivi sul suolo, sulla<br />

vegetazione, sugli animali e sull'uomo incoraggiandone nel contempo la corretta utilizzazione.<br />

Il decreto <strong>di</strong>sciplina tuttavia esclusivamente la fase <strong>di</strong> applicazione al suolo dei fanghi <strong>di</strong> depurazione<br />

mentre le fasi <strong>di</strong> raccolta, trasporto, stoccaggio e con<strong>di</strong>zionamento degli stessi fanghi sono soggette alla<br />

normativa sui rifiuti speciali, contenuta nel D.Lgs. 152/06, e che costituisce pertanto anche il<br />

completamento al recepimento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva europea sui fanghi <strong>di</strong> depurazione.<br />

I fanghi <strong>di</strong> depurazione possono trovare utilizzo in agricoltura nel rispetto <strong>del</strong>le seguenti con<strong>di</strong>zioni: devono<br />

essere stati sottoposti a trattamento (ossia a stabilizzazione per contenere/eliminare i possibili effetti<br />

igienico sanitari); devono essere idonei a produrre un effetto concimante e/o ammendante e correttivo <strong>del</strong><br />

terreno; non devono contenere sostanze tossiche e nocive e/o persistenti, e/o bioaccumulabili in<br />

concentrazioni dannose per il terreno, per le colture, per gli animali, per l’uomo e per l’ambiente in<br />

generale.<br />

Chiunque intenda utilizzare fanghi <strong>di</strong> depurazione in attività proprie o <strong>di</strong> terzi (soggetti utilizzatori) è tenuto<br />

a: ottenere l’autorizzazione dall’Autorità competente (Regione o Ente <strong>del</strong>egato); notificare, con almeno 10<br />

giorni <strong>di</strong> anticipo, alla Regione, alla Provincia ed al Comune competente l’inizio <strong>del</strong>le operazioni <strong>di</strong><br />

utilizzazione. Lo smaltimento in <strong>di</strong>scarica dei fanghi è esplicitamente vietato dalla norma qualora<br />

contengano una quantità <strong>di</strong> sostanza secca inferiore al 25%, che proibisce l’invio a <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> materiali<br />

flui<strong>di</strong> e ad alto contenuto <strong>di</strong> sostanza organica putrescibile.<br />

In materia <strong>di</strong> fanghi <strong>di</strong> depurazione vanno poi citati il D.Lgs. 217 <strong>del</strong> 26 aprile 2006 "Revisione <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>sciplina in materia <strong>di</strong> fertilizzanti" che <strong>di</strong>sciplina tra l’altro l’uso degli ammendanti in agricoltura tra cui il<br />

compostato misto ed il D.M. ambiente 3/08/2005 “Criteri <strong>di</strong> ammissibilità dei rifiuti in <strong>di</strong>scarica”.<br />

Recepimento ed attuazione <strong>del</strong>la Direttiva a scala regionale e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto<br />

La Regione Toscana ha dato attuazione alla <strong>di</strong>rettiva con L.R. 18.5.1998 n. 25 – Norme per la gestione dei<br />

rifiuti e la bonifica dei siti inquinati e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni (LR 71/2000, LR n .29/2002) e con<br />

il D.P.G.R. 25‐02‐2004, N. 14/R ‐ Regolamento regionale <strong>di</strong> attuazione ai sensi <strong>del</strong>la lettera e), comma 1,<br />

<strong>del</strong>l'articolo 5 <strong>del</strong>la legge regionale 18 maggio 1998, n. 25 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei<br />

siti inquinati), contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio <strong>del</strong>le funzioni amministrative e <strong>di</strong><br />

Proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>le Acque <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong><br />

15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!