Bilancio sociale 2009/2010 - Mediagroup98
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Testimonianza di Graziano Pavone<br />
Vice Presidente e Direttore Amministrazione F. & C.<br />
sull’introduzione e gestione<br />
della flessibilita’ in <strong>Mediagroup98</strong>.<br />
Com’è nata la flessibilità in Mdg<br />
Fa parte del nostro DNA… è nata con la costituzione della cooperativa nel lontano<br />
1982. Le esigenze di conciliazione facevano sostanzialmente parte degli scopi statutari:<br />
il lavoro era funzionale al mantenimento agli studi o alla ricerca di una prima esperienza<br />
e professionalità nel mondo del lavoro. E questi bisogni personali erano allora<br />
prioritari rispetto al normale tempo pieno o tempo parziale rigidamente programmato<br />
com’era allora nella legislazione italiana: costituivamo quasi un’anomalia ingestibile<br />
nell’universo dei rapporti di lavoro, i consulenti legali e del lavoro non sapevano darci<br />
suggerimenti o soluzioni praticabili.<br />
“La flessibilità<br />
fa parte<br />
del nostro DNA…”<br />
Quali erano i problemi<br />
Volevamo stare già allora e da subito nella “legalità”: volevamo darci la “busta paga”<br />
e i contributi ma non potevamo fare le 40 ore settimanali perché l’esigenza fondamentale<br />
era dare “il tempo pieno” allo studio o alla famiglia, oltretutto in base ad esigenze<br />
variabili nel corso dell’anno, dei mesi, delle settimane e anche… dei singoli giorni.<br />
Come ci siete saltati fuori<br />
Nella legalità appunto. Ognuno si gestiva una serie innumerevole di permessi non<br />
retribuiti al lavoro e si occupava del resto, alla cooperativa davamo quella che allora<br />
dichiarammo “disponibilità lavorativa” nel regolamento interno, anche questa “variabile”<br />
in tutti i periodi.<br />
Quindi avete fatto da “esploratori” della flessibilità regolata e contrattualizzata<br />
La flessibilità era allora un concetto non presente nel diritto del lavoro e nella contrattazione<br />
collettiva: pensi che nel Terziario fu introdotto nel 1987 come “articolazione”<br />
opzionale dell’orario di lavoro nel CCNL del 1987 e chiamato “flessibilità” solo nel<br />
rinnovo del dicembre 1990, un altro dei primi CCNL che la prevedeva come tale è<br />
stato quello degli Artigiani Chimici del 6 giugno 1991, le clausole elastiche e flessibili<br />
nel part-time sono state introdotte dal Dlgs 61 nel 2000 e successivamente accolte<br />
nella legge Biagi nel 2003.<br />
Ma l’esplorazione è andata avanti anche dopo …siamo tra le poche imprese che già<br />
nel 2006 proponevano e concludevano accordi sindacali sulle pari opportunità e sulla<br />
conciliazione dei tempi di vita e lavoro.<br />
Da qui avete preso spunto o conferma delle vostre “buone pratiche”<br />
È stato un elemento di conforto verificare che queste esigenze che pensavamo come<br />
“solo nostre” venivano percepite e man mano accolte e regolate anche dai contratti e<br />
dalle norme nazionali: la nostra titolazione “disponibilità” è quindi divenuta “flessibilità”<br />
nel regolamento interno del 1995 e successivamente anche nei contratti aziendali<br />
con le OOSS.<br />
È costata fatica e ha prodotto risultati<br />
Costa fatica e investimenti in persone, intelligenza, formazione, studio, software, soluzioni<br />
operative… una flessibilità così “imponente” non è facile né dal punto di vista<br />
amministrativo né organizzativo né gestionale. Ancora oggi i gestionali presenze o<br />
paghe evidenziano concreti limiti e problemi nella sicurezza delle elaborazioni automatizzate.<br />
Ma il risultato sia economico sia in termini di “reputazione” che di clima<br />
interno evidenziato nei bilanci d’esercizio e sociali valgono senza dubbio lo sforzo, la<br />
curiosità e la tenacia necessari per raggiungerli.<br />
pagina 53 / bilancio <strong>sociale</strong> <strong>2009</strong> <strong>2010</strong> /