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cicloturismo•Giancarlo Brocci<br />
È andata in archivio l’edizione record dell’affascinante corsa d’epoca<br />
con partenza ed arrivo a Gaiole<br />
•L’Eroica varca l’oceano<br />
Novecentouno iscritti, 858 partenti provenienti da ogni angolo di<br />
mondo.<br />
L’Eroica raddoppia i numeri e conferma tutti i suoi altissimi indici<br />
di gradimento fra vecchi e nuovissimi adepti. La cicloturistica<br />
d’epoca con partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti si è svolta il 2<br />
ottobre, preceduta da un fine settimana davvero intenso per il piccolo<br />
centro del nord senese. Il giovedì si era tenuta la prima riunione<br />
della nuova struttura nazionale FCI, presenti Di Rocco, Martini,<br />
Zuccaro e Piol, quel rappresentante del granfondismo che<br />
finalmente va a rappresentare il movimento all’interno della Federazione.<br />
Tra gli intervenuti praticamente tutti i maggiori organizzatori<br />
italiani, per una discussione davvero ampia ed esauriente<br />
che spera di aver trovato orecchie attente.<br />
Il venerdi è stato di scena a Gaiole l’avvocato Carmine Castellano,<br />
gradito ospite a parlare di polvere e ciclismo, a ripercorrere in immagini<br />
e racconto quel Colle delle Finestre che aveva riportato la<br />
strada bianca ai fasti del Giro d’Italia ed alla gloria di immagini che<br />
hanno bucato ogni video.<br />
Già il pubblico si era riempito di giornalisti, scrittori, vecchie glorie,<br />
collezionisti e semplici “eroici” appassionati, tutti attori protagonisti<br />
di un week end memorabile.<br />
Il sabato, infatti, è stato di rara intensità, con l’apertura di una mostra<br />
di bici d’epoca che si è arricchita non poco grazie al contributo<br />
dei francesi, con Patrick Joret in testa: un museo con un centinaio<br />
di biciclette di valore inestimabile, con maglie e cimeli capaci<br />
di trasmettere passioni e nostalgie, di accendere ricordi, di animare<br />
racconti.<br />
Ovviamente, tra gli habitué nostrani, spiccavano i pezzi di Berruti<br />
e Leonardi, Cerica e Vieri, Poccianti e Ricci ecc., mentre le Selle<br />
Brooks hanno esposto con successo i loro capolavori, riproposti in<br />
straordinario stile artigianale.<br />
Il pomeriggio, alle 15,30, è partito un nutrito gruppo di bambini<br />
per la Minieroica, un salto verso il Castello di Meleto per assaggiare<br />
un pezzo di sterrato e conoscere un luogo storico di grande suggestione.<br />
Poi la presentazione di libri di ciclismo, appuntamento<br />
ormai classico, cui non sono voluti mancare ben 8 autori, molti<br />
coi rispettivi protagonisti, introdotti e coordinati da Carlo Delfino:<br />
Mazzi col suo Malabrocca, la Argelli con Ortelli, Pellegrini con Bui,<br />
Picchi e Viani col Bartali per ‘Giglio Amico’, presente il figlio Andrea.<br />
Poi Facchinetti per il suo Bottecchia, Ancilotti e Passignani<br />
sul ciclismo toscano, Fiori e il suo Pantani, Bardelli che ha presentato<br />
gli aggiornamenti al ‘Generazione Epo’.<br />
La sera cena degli Eroici, con un parterre straordinario: presenti<br />
Claudio Martini, governatore della Toscana, gli onorevoli, Baldi,<br />
Vigni e Pagliarini, quest’ultimo entusiasta al via; quindi il procuratore<br />
Pasqualin, il regista del prossimo Bartali televisivo Negrin<br />
con l’attore Gandolfo, gli industriali del settore Tommasini, Marresi<br />
e Marzorati ed uno stuolo di vecchie e recenti glorie davvero<br />
impressionante: Corrieri, Seghezzi, Soldani, Rossello, Falsini, Tognaccini,<br />
Sorensen, Salvietti, Veltro, Riccò, i rammentati Ortelli,<br />
Malabrocca e Bui, qualche altro confuso fra la festosità informale<br />
del clima e di un menù ben poco ciclistico, a base di ribollita, salsicce<br />
e fagioli, dolci senesi e tanto Chianti Classico. A seguire lo<br />
spettacolo del Bruscello, teatro, poesia e musica che quest’anno gli<br />
autori e registi Bonechi e Marsan avevano dedicato a Costante Girardengo.<br />
L’indomani, alle 5 del mattino, le prime partenze, quelle per i percorsi<br />
lunghi (200 e 137 km, oltre la metà di strade bianche). Alle<br />
8,30 il via ai ‘corti’, 75 e 38 km, con una Piazza Ricasoli piena di<br />
colori e di vecchi fotogrammi, tratti da chissà quale album della<br />
‘Panini’; le maglie più incredibili, quasi tutte ben ricamate a mano,<br />
tirate fuori dai più nascosti cassetti, le biciclette tirate a lucido<br />
dopo anni di profonda cantina, una gioia che si è esternata anche<br />
nelle lunghe attese per la firma del foglio di partenza, che ha<br />
espresso anche i 70 attendati allo stadio, grazie al lavoro volontario<br />
della Misericordia locale che ha offerto ospitalità gratuita ai<br />
saccopelisti.<br />
Le cifre: 80 donne, ben 104 stranieri di cui 11 austriaci, un belga,<br />
2 canadesi, 4 ceki, 8 svizzeri, 15 tedeschi, 9 francesi, uno spagnolo,<br />
27 inglesi, 9 olandesi, un sudafricano, 10 statunitensi, 2 giapponesi,<br />
un danese.<br />
Sono giunti all‚arrivo in 790, di cui 169 nel 38 km, 272 nel 75, 104<br />
nel 137 e ben 246 nel Lungo, più del doppio dello scorso anno, guadagnando<br />
targa ricordo e bottiglia numerata di Chianti Classico<br />
con etichetta ad hoc. Premi anch‚essi speciali per ognuno dei partecipanti<br />
con bici eroica: panforte Fiore, olio dell’Azienda Olearia<br />
del Chianti, vino di pregio di Badia Coltibuono, proprietà Stucchi<br />
Prinetti, casata storica di produttori di bici d’inizio secolo la cui titolare<br />
Emanuela ha preso il via con tanto di gloriosa maglia biancorossa<br />
marchiata ‘Stucchi’. ■