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io c’ero<br />
Una domenica bestiale<br />
Fabio Cannoni<br />
Un’emozione come quella vissuta<br />
dai tifosi bianconeri il 2 ottobre scorso<br />
a Roma contro la squadra di Totti e Cassano,<br />
meritava di essere fissata nel ricordo<br />
di un tifoso d’eccezione: quel<br />
Fabio Cannoni detentore di uno fra i<br />
più originali ed imbattuti record d’Italia,<br />
e forse anche del mondo: dall’ottobre<br />
1996 segue infatti ininterrottamente i<br />
bianconeri sia in casa che fuori e quella<br />
dell’Olimpico costituiva appunto la<br />
sua 319^ partita consecutiva.<br />
“Ragazzi sveglia! Il Siena ha vinto<br />
all’Olimpico, mica a Montevarchi. Su,<br />
un po’ di brio! “<br />
Era questo il grido che percorreva il<br />
pullman dei tifosi al ritorno dalla vittoriosa<br />
trasferta contro la Roma. Ma io mi<br />
domandavo, mentre stavo ancora pensando<br />
allo spettacolo che i nostri colori<br />
avevano offerto sul terreno di uno dei<br />
templi del calcio: quanti saranno, su<br />
questo mezzo, a poter fare questo improbabile<br />
confronto?<br />
Ci rendiamo idea di cosa può significare<br />
per un tifoso che è andato a…<br />
Montevarchi, o in altri campi simili<br />
(dove magari ’è stato anche sbeffeggiato),<br />
esultare nello stadio della Capitale<br />
dopo aver sconfitto una delle squadre<br />
più famose e seguite d’Italia?<br />
6<br />
Quel giorno ero insieme al solito<br />
gruppo di amici che con me hanno condiviso<br />
tutte le vicende del nostro RO-<br />
BURRONE e l’abbraccio spontaneo fra<br />
di noi che è seguito al gol di Colonnerse<br />
del 3 a 2 definitivo, è stata la dimostrazione<br />
di quanto possa essere forte<br />
un legame che dura da più di trent’anni.<br />
Ma anche quanto sia radicata una<br />
passione che non ha praticamente confini:<br />
dalla C2 alla serie A, da Licata a Torino,<br />
da Sansepolcro a Milano.<br />
E quando ci siamo precipitati giù<br />
dalle scale per salutare i giocatori in<br />
maglia bianconera che venivano sotto<br />
la curva a festeggiare con noi questa<br />
incredibile vittoria, suscitando anche<br />
ilarità e incredulità da parte dei più giovani<br />
(evidentemente poco avvezzi a vedere<br />
questi scalmanati dai capelli abbondantemente<br />
brizzolati comportarsi<br />
come il più incallito dei supporter, ecco<br />
che in quel preciso momento abbiamo<br />
capito che la Vecchia Robur, quel giorno,<br />
l’aveva fatta davvero grossa!<br />
La vittoria di Roma, dopo quelle<br />
conquistate negli anni scorsi a Marassi,<br />
al San Paolo, al Bentegodi, al Sant’Elia<br />
ed in altri prestigiosi stadi d’Italia,<br />
fanno vivere in noi che abbiamo subito<br />
la mortificazione di tanti campi anonimi<br />
(pur senza rimpiangere nulla del passato<br />
bianconero), una sensazione di<br />
straordinaria ‘leggerezza’ e sincera felicità.<br />
Da qui a domandarci quando arriverà<br />
la prima vittoria a San Siro o al<br />
Delle Alpi, il passo è breve. Senza dimenticare<br />
quella campanilisticamente<br />
forse più attesa e ambita da tutti gli<br />
sportivi senesi: quella sui Viola al Franchi<br />
fiorentino.<br />
Sogni e speranze che se li porta via<br />
un piovoso pomeriggio di inizio ottobre,<br />
con i più giovani, esausti ma felici,<br />
che nella via del ritorno non trovano<br />
neppure più la forza di intonare ‘Nella<br />
Piazza del Campo…’, ed i più anziani<br />
che si promettono di non tornare più indietro:<br />
‘Addio Montevarchi, non ci vediamo<br />
più, non ci vediamo più…”<br />
Che domenica bestiale, ragazzi! ■