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La Mens Sana inizia con il botto, e i fuochi<br />

d’artificio li hanno visti da Capo d’Orlando,<br />

Biella, Avellino, Reggio Calabria e<br />

Udine. Non poco per una squadra quasi<br />

completamente rinnovata e che qualcuno<br />

aveva definito, a torto, più debole delle<br />

prime della classe. Se da una parte è vero<br />

che le avversarie più dure devono ancora<br />

arrivare, è esagerato considerare “abbordabili”<br />

le prime cinque squadre battute dai<br />

biancoverdi soprattutto perchè contro due<br />

di esse sono già capitolate, Treviso e<br />

Roma; ed inoltre se il campionato dello<br />

scorso anno ci ha insegnato qualcosa,<br />

dobbiamo tenere a mente, anche noi tifosi,<br />

che nessuna squadra della serie A può<br />

essere definita “materasso” e che le vittorie<br />

si conquistano con la grinta e la concentrazione<br />

per tutti i 40 minuti. Se non si<br />

vuole andare incontro a brutte sorprese.<br />

Sì, perché ormai la Mens Sana, da alcuni<br />

anni, e soprattutto dopo la vittoria<br />

dello scudetto, è attesa dall’avversaria di<br />

turno, dai tifosi e dall’ambiente allo stesso<br />

quelli che il tifo biancoverde<br />

Quel feeling ritrovato<br />

Barbara Cerretani<br />

modo in cui noi 10 anni fa aspettavamo<br />

Treviso, Milano e le due bolognesi: nessuno<br />

regala niente, e prima di lasciare il<br />

passo sul proprio parquet ad un’avversaria<br />

come la Mens Sana, le squadre di<br />

medio-bassa classifica sputano il classico<br />

sangue… petersoniano.<br />

Ma torniamo al presente. Un grande<br />

inizio dunque, soprattutto perchè si sta<br />

stabilendo un bel feeling fra i tifosi e la<br />

squadra, elemento che era mancato lo<br />

scorso anno soprattutto in virtù del clima di<br />

appagamento che alcuni giocatori biancoverdi<br />

facevano respirare ad un pubblico<br />

che proprio di questa cosa non vuole sentir<br />

parlare: certo aver vinto il tricolore aveva<br />

inorgoglito tutti, ma se da una parte aveva<br />

spento il furore agonistico di alcuni protagonisti<br />

della vittoria dell’anno precedente,<br />

non aveva spento la voglia dei tifosi di divertirsi,<br />

di vincere ancora e di seguire<br />

quella squadra che certo non li ripagava al<br />

52<br />

meglio degli sforzi fatti.<br />

Proprio per questo motivo,<br />

l’inizio di stagione non può che<br />

fare ancora più piacere ai tifosi:<br />

vedere i vari Stonerook,<br />

Kaukenas, Pecile, già apprezzati<br />

campioni altrove, che<br />

adesso non esitano, fin dalla<br />

prima partita, a sbucciarsi i<br />

gomiti per la causa mensanina,<br />

rappresenta motivo di soddisfazione<br />

e racchiude grandi<br />

speranze per il resto della stagione.<br />

Soprattutto se tutto ciò<br />

costituisce già da ora un contesto<br />

di squadra e spogliatoio<br />

affiatato come non era facile<br />

prevedere.<br />

Intanto i ragazzi del Commandos<br />

Tigre hanno già iniziato<br />

il proprio personalissimo<br />

calendario di trasferte e con<br />

diversi sacrifici da sopportare<br />

essendosi trovati subito davanti<br />

i due viaggi più lunghi<br />

della stagione, in Sicilia e Calabria,<br />

mantenendo fede alla<br />

ormai radicata consuetudine<br />

di essere sempre presenti in<br />

ogni palasport d’Italia.<br />

Dopo l’uscita di Varese, i<br />

biancoverdi saranno attesi da<br />

un durissimo calendario che<br />

li vedrà opposti a Milano, poi<br />

Virtus Bologna e Cantù,<br />

senza dimenticarsi naturalmente dell’imminente<br />

inizio dell’Eurolega, affascinante<br />

quanto ostica competizione visto che la<br />

dea bendata in fase di sorteggio, non ha<br />

mai un occhio di riguardo per la Mens<br />

Sana, regalandole sempre il girone più difficile.<br />

Se da una parte ci sarà da soffrire,<br />

dunque, dall’altra ci sarà veramente da divertirsi,<br />

anche perché non dimentichiamo<br />

che in Coppa potremo ammirare la squadra<br />

al gran completo, senza l’alternanza<br />

forzata fra Boisa e Stonerook, che sta relegando<br />

in tribuna, per esigenza di esperienza<br />

nel campionato italiano, soprattutto<br />

il georgiano…E quando ci sarà il passaporto<br />

italiano di Shaun, anche la domenica<br />

si farà dura per le avversarie.<br />

Dopo l’ultima stagione che ci ha lasciato<br />

l’amaro in bocca, cerchiamo di tornare<br />

ora ai nostri livelli come pubblico e come<br />

tifo. C’è bisogno davvero dell’apporto di<br />

tutti per restare in alto! ■

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