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tiri liberi<br />

Allora crepi l’astrologo!<br />

Antonio Tasso<br />

No, eh!, non scherziamo.<br />

L’avevano detto tutti in campagna acquisti:<br />

“Buona squadra ma difficile da assemblare”…<br />

e ancora: “Rifondazione a<br />

Siena: idea buona ma, riuscirà?”… “Montepaschi<br />

quinta forza del Campionato”…<br />

E poi, al via e dopo le prime due o tre<br />

partite del Torneo, ancora titoloni sulla Fortitudo<br />

Campione (naturale!), sulla Milano<br />

armanizzata (e ti pareva!!!) e quindi - a<br />

turno secondo le vendite dei giornali – la<br />

Benetton “sempre Lei”, la Roma “capitale”<br />

( d’Italia senz’altro, dei cesti…mah!!) e addirittura<br />

la “rinata” Varese.<br />

Siena? niente: quinta forza del campionato!<br />

Ma, sia chiaro, ci stava benissimo<br />

così: meno se ne parla meglio è e, alla<br />

luce delle esperienze passate, il basso<br />

profilo era proprio quello che si voleva:<br />

prego, passino pure! I riflettori pùntino gli<br />

altri, i commenti entusiastici e tromboneschi<br />

incensino quelle quattro squadre più<br />

forti di tutte... La Mens Sana? Quinta forza<br />

del campionato!<br />

Poi, le sportive vicende – che con la<br />

stringente essenzialità dei risultati mettono<br />

crudamente davanti alla realtà – incominciano<br />

a far crollare i castelli di carta di<br />

una classifica basata molto più su “clamori<br />

di marchio “ che non su osservazione critica<br />

delle scelte fatte… Incominciano i<br />

contorcimenti, i cambi di rotta, addirittura<br />

le inversioni a U di tanti addetti ai lavori che<br />

ci avevano menzionato quasi solo per dovere<br />

di presenza fra i “grandi” di quest’anno<br />

ed erano passati a vedere sempre e<br />

soltanto i meriti altrui...<br />

La Siena “quinta forza del Campionato”<br />

si fa avanti a suon di canestri, di piacevolezza<br />

nei giochi e di spietatezza difensiva,<br />

di interscambiabilità dei giocatori, di armonia<br />

del gruppo, di lavoro corale condiviso<br />

da tutta la squadra con la Società, di entusiasmo<br />

della città intera…<br />

Ed eccoli, l’hanno scoperta anche loro<br />

– gli esperti del concone – questa Mens<br />

Sana che “intriga”, questa squadra che<br />

“piace perché fa le cose semplici nel migliore<br />

dei modi”, questo “gruppo che ha<br />

ben lavorato”, questo “staff di primo ordine”,<br />

questa Società “modello di organizzazione”<br />

che con il suo vivaio ed i suoi scudetti<br />

è diventata “l’ombelico del mondo<br />

giovanile”...<br />

Era naturale che avvenisse, la classifica<br />

non mente…Altro che quinta forza. E se<br />

ne sono dovuti accorgere, tutti quanti…<br />

Ci starebbe anche bene se, fra quelli<br />

che ora ci stanno “scoprendo” un po’ troppo,<br />

non ci fosse un certo Dan Peterson , le<br />

cui previsioni non trovano mai – o quasi –<br />

riscontro nella realtà.<br />

Il simpatico (e competentissimo) coach<br />

americano non lascia occasione per magnificarci...<br />

Non scherziamo, Dan: la Mens Sana –<br />

per Te – era e deve restare “quinta forza<br />

del Campionato”…<br />

Grazie per la stima – coach – ma a noi<br />

va bene così!<br />

Si va a Mosca a testare subito una<br />

grande: la vecchia Armata Rossa che ha<br />

perso ( e per sempre, purtroppo!) il suo<br />

“Colonnello” di mille battaglie Alexander<br />

Gomelskyi (“budet tibie legkaia zemlijà…”)<br />

e da quest’anno si è messa nelle mani altrettanto<br />

dure e spietate di uno che “colonnello”<br />

non è ma, quanto a guerre e vittorie,<br />

non teme certo rivali.<br />

Si va a provare il duo Messina-Molin, si<br />

va ad incrociare un po’ di passato recente<br />

e glorioso della Mens Sana: la “generosa<br />

fisicità” di David Vanterpool, la straordinaria<br />

e forte “leggerezza” di un sempre più<br />

campione David Andersen.<br />

Ci hanno dato entrambi un pezzo dello<br />

scudetto che orgogliosamente abbiamo<br />

appeso alle volte del PalaMensSana (dire<br />

Palasclavo è vietato –giustamente- dalla<br />

più che centenaria Polisportiva..) e che<br />

–son sicuro- attende un fratellino gemello.<br />

Ci hanno fatto, tutt’e due, divertire...<br />

Ora cerchiamo di farli divertire noi!<br />

Proveremo per primi la forza di questi<br />

che, ancora una volta, non hanno badato<br />

a spese e, attingendo a quel pozzo senza<br />

fondo che si chiama “riserve energetiche<br />

siberiane”, hanno messo su una squadra<br />

che, solo a leggere i nomi, t’invita a non<br />

uscire dallo spogliatoio.<br />

Proveremo per primi la loro sete di rivincita<br />

dopo la figuraccia della Final Four<br />

persa in casa.<br />

Proveremo anche – almeno con gli<br />

occhi – le grazie rinnovate delle splendide<br />

cheerleaders del CSKA.<br />

Proveremo in anteprima gli arbitri che<br />

quest’anno ci accompagneranno il più lontano<br />

– speriamo – possibile!<br />

Proveremo la prima neve che già da<br />

44<br />

una settimana ricopre le cupole del Cremlino<br />

e rende magica la Piazza Rossa…<br />

Proveremo – ancora una volta – il cibo<br />

russo, ma, tranquilli, niente… “polli”!<br />

Lo siamo stati – forse – l’anno scorso…<br />

Ora siamo forti, se permettete!<br />

Quando si mise a sedere dopo la seconda<br />

bomba realizzata, il terzo rimbalzo catturato,<br />

l’ennesima difesa vincente sul più<br />

forte di Udine, l’ultima incazzatura di Cesare<br />

Pancotto col giocatore che Lui aveva<br />

cancellato dal campo, il Palasclavo (pardon,<br />

PalaMensSana, sennò la Polisportiva<br />

gloriosa s’arrabbia) si sciolse in un applauso<br />

che più caloroso non si poteva.<br />

Si alzarono in cento nella curva ed il<br />

coro partì: “MINDA SINDACO! MINDA<br />

SINDACO!”<br />

In cinquecento risposero, in piedi, nei<br />

laterali più vicini: “MINDA SINDACO!<br />

MINDA SINDACO!”<br />

Si levarono in mille nelle gradinate per<br />

una standing ovation che coinvolse i centrali,<br />

le poltroncine il parterre…<br />

“MINDA SINDACO! MINDA SINDACO!”<br />

E fu una festa generale per quel generoso,<br />

modesto, silenzioso, infaticabile,<br />

forte e incrollabile giocatore –napoletano<br />

di Siauliai- che da cinque stagioni Siena<br />

ha eletto a suo beniamino.<br />

Lo “ZUASKA” del Banana piace a tutti<br />

perché non protesta, ubbidisce, gioca e<br />

sta in panchina, lavora ed è ormai uno di<br />

noi, uno che canta la Verbena, conosce le<br />

contrade, ama la Città… è amico del Banana,<br />

appunto, lo “Zuaska”!<br />

“MINDA SINDACO! MINDA SINDACO!”<br />

Applaudivano tutti, tutti a cantare lo<br />

slogan per il Lituano: quattromila persone<br />

con Lui che, ancora una volta, aveva fatto<br />

bene il suo lavoro e ora, tranquillo e ubbidiente,<br />

si rimetteva in panca.<br />

“MINDA SINDACO! MINDA SINDACO!”<br />

Direttori del Monte, Presidenti di Banche<br />

o Fondazioni, Ufficiali dell’Arma, Funzionari<br />

Statali, Dirigenti di Partito... tutti a<br />

proclamare “Minda Sindaco”, dall’alto dei<br />

finestroni giù giù fino alla prima fila …fino<br />

al …SINDACO CENNI che (cose che solo<br />

alla Mens Sana possono succedere!) sorridente,<br />

le gote accalorate, colletto slacciato,<br />

si alzò in piedi battè le mani e cantòconvinto<br />

– “MINDA SINDACO!”….<br />

Anche lui! ■

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