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6 LABATE - Conservatorio di Messina

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RINTRACCIARE IL NOVECENTO. IL TESTO LETTERARIO NEL TEATRO MUSICALE 311<br />

Nell’adattare questa a testo per musica, la ricrea facendone un’opera<br />

drammatica. Non, dunque, il solito libretto per musica, ma un poema<br />

epico e lirico insieme, nel quale la creazione artistica (invenzione della<br />

fantasia) bene si intreccia con i fatti reali (la storia) e quelli narrativamente<br />

immaginati (miti). Poema percorso dai gran<strong>di</strong> miti dell’uomo:<br />

la società ideale, l’autentica religione, la funzione catartica dell’arte 75 .<br />

Attraverso le opposizioni dei possibili rapporti tra fatti reali (storia) e<br />

fatti immaginati (miti) Pirandello desiderava attribuire spessore <strong>di</strong> opus<br />

al libretto.<br />

L’io narrante de Il figlio, esterno al tema, sorride scettico della credenza<br />

popolare delle Donne. Ma nel poema drammatico viene ridotto a pura<br />

comparsa comica, prigioniera <strong>di</strong> un contesto corale che conclama ad<br />

alta voce la propria fede nelle streghe. L’autore così trasporta le reazioni<br />

del pubblico tra un debole richiamo al buon senso e la suggestiva magica<br />

attrazione esercitata dalla visionarietà della protagonista. Dice<br />

Karoly Kerény che nella favola «gran<strong>di</strong> cerimonie hanno ceduto il posto<br />

ad una piccola cerimonia: al raccontare, all’ascoltare, [potremmo<br />

aggiungere: al rappresentare], al leggere». Piccola cerimonia come la<br />

leggenda scenica della Madre, i cui materiali mitologici affiorano dalla<br />

penombra dell’incertitudo fiabesca e si trasformano in favola sapienziale,<br />

quasi la sacra rappresentazione del compiersi <strong>di</strong> una maternità,<br />

che riesce ad avere fede anche nei miti pur <strong>di</strong> rendersi sostenitrice della<br />

rinascita salvifica <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo.<br />

Un teatro <strong>di</strong> poesia nel quale Pirandello traduce in chiave moderna<br />

le finalità catartiche del teatro greco, la fabula si fa ritmo e si <strong>di</strong>spone a<br />

convertirsi in opus tutto musicale 76 .<br />

75 In verità l’autore ha costruito un poema <strong>di</strong>mostrando non che le streghe esistano davvero,<br />

ma che il cammino dell’uomo verso una verità salvifica può concludersi quando si rende figlio <strong>di</strong><br />

quel fideismo femminile, tipico della protagonista, tanto energico da farle credere che le Signore<br />

della Notte esistano ed agiscano realmente. Il «poeta» è stato in grado <strong>di</strong> immaginare una credenza<br />

popolare (le streghe della notte che il popolo chiama «Le Donne») come fatto vero a tal punto <strong>di</strong><br />

convincimento nel personaggio Madre da riuscire a cambiare gli sviluppi della storia.<br />

76 Cfr. GIGI LIVIO, Malipiero e Pirandello: «La favola del figlio cambiato», in La scrittura<br />

drammatica. Teoria e pratica esegetica, Milano, Mursia, 1992, pp. 85-108.

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