6 LABATE - Conservatorio di Messina
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RINTRACCIARE IL NOVECENTO. IL TESTO LETTERARIO NEL TEATRO MUSICALE 277<br />
neoclassicismo, ma fu ritenuto il vero protagonista della nuova musica<br />
del Novecento da coloro che propugnarono nella avanguar<strong>di</strong>a, soprattutto<br />
dopo il 1950, quando la tecnica seriale e le altre novità furono universalmente<br />
accettate e in vario modo applicate. Detto schematicamente la<br />
musica moderna si scindeva (già dal Rosenkavalier, 1911, e dal Pierrot<br />
Lunaire, 1912) in nuova musica della avanguar<strong>di</strong>a progressista e in<br />
musica neoclassica che riprendeva e valorizzava le forme e gli stilemi<br />
classici pur tenendo conto almeno <strong>di</strong> alcuni contributi innovativi.<br />
In questo susseguirsi <strong>di</strong> eventi giocano un ruolo determinante autori<br />
<strong>di</strong> teatro, drammaturghi e registi 10 che offrono collaborazione a musicisti<br />
loro contemporanei: Hugo von Hofmannsthal, Berltolt Brecht,<br />
Wystan Hugh Auden e Chester Kallman, Gabriele D’Annunzio, Luigi<br />
Pirandello, ecc.<br />
Originariamente e fino agli inizi dell’Ottocento la musica veicolava<br />
un testo letterario e il suo contenuto (etico, politico, estetico). Da Ludwig<br />
van Beethoven in poi sappiamo che ogni <strong>di</strong>scorso (vuoi razionale, vuoi<br />
fantastico, vuoi intimistico, vuoi libertario) può passare attraverso la<br />
musica senza il sussi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un testo letterario. Col suo solo linguaggio la<br />
musica può adempiere anche la sua funzione formativa tanto quanto<br />
la poesia. Quando Richard Wagner <strong>di</strong>ce che il dramma è azione della<br />
musica <strong>di</strong>venuta visibile, vuol sostenere che nell’opera d’arte totale<br />
l’ultima e decisiva parola spetta alla musica, la quale, secondo Arthur<br />
Schopenauer, fa intuire l’intima essenza del mondo.<br />
Il passaggio dalla musica moderna alle sue fasi successive è caratterizzato<br />
anche da uno spostamento <strong>di</strong> interesse nel sistema dei generi<br />
musicali. Drammi musicali e poemi sinfonici (le cui asprezze tecniche<br />
possono essere giustificate da un testo drammatico che le esige) fanno<br />
spazio a quartetti per archi, a pezzi per pianoforte, alla musica da camera<br />
in genere. Dal Tristano (1865) in poi il linguaggio musicale si<br />
avviò verso un inarrestabile e frenetico processo fino ad estraniare dalla<br />
10 LUIGI PESTALOZZA, Regia e opera, in «Sipario», XIX, <strong>di</strong>c. 1964, n.224, pp. 5-13.