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CarFleet n. 27 - LeasePlan

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SportIl prototipo Nissan pick-up alle prese con una imponente duna del deserto araboSabbie mobiliPerfino il camion balai (il mezzo direcupero che chiude le fila del rally)ha difficoltà a trainarci fuori dallesabbie mobili; a quel punto io eFranco tentiamo il tutto per tuttodecidendo di rischiare grosso: conla sola trazione posteriore cerchiamodi aggirare il cordone di duneverso est percorrendo 20 chilometrifuori radar. La vettura arranca,facendo fatica con la sola trazioneposteriore, la sabbia è infuocata emolle. Improvvisamente una sterzatabrusca per evitare di andare afinire dentro una fossa di sabbia, cicostringe all’arresto e ripartire conla sola trazione posteriore è impossibile;spaliamo per circa tre oresotto un sole cocente con la speranzadi venir fuori da quell’infernodi sabbia molle e con il timore diperdere il contatto con gli altri maper fortuna, grazie all’Iri Track, l’elicotterodell’organizzazione ci individuaimmediatamente. Il pilotaatterra per assicurarsi che abbiamoacqua a sufficienza, ma anche pertranquillizzarci dicendoci di avercomunicato le nostre coordinate alcamion dell’assistenza che pocoprima del tramonto ci raggiungeponendo fine ad un’estenuantefatica sotto il sole del deserto.Una coperta di stelleIl buio stava calando e una voltaarrivati i soccorsi non bisognavafare altro che attendere l’alba perrimettersi in marcia. Ci prepariamoa dormire nel cuore del deserto conuna coperta fatta di milioni di stelle.Nonostante la delusione e l’amarezzaper il ritiro, credo che nonpotrò mai dimenticare le decine distelle cadenti che sono piovute dalcielo.L’indomani all’alba trainati dalcamion assistenza scavalliamo uncordone di dune e una volta raggiuntoun fondo misto di sabbia eroccia ci rimettiamo in marcia conla sola trazione posteriore.Dovevamo ancora percorrere 30chilometri per raggiungere ilcampo e le dune erano ancora lì inagguato. Riprendo in mano il volante,il mio Nissan pick up è sovrasterzante,ma molto divertente daguidare.Con fatica supero le ultime dune efinalmente raggiungiamo il bivaccoche mi appare vuoto e triste senza iconcorrenti partiti già da un paiod’ore compreso il gommista con lenostre G3 da sabbia. Ma FrancoPicco mi sconsiglia di ripartire. Nonposso dargli torto ma io vorrei continuarea lottare.Un’altra sfidaLa verità è che vorrei macinare chilometrisulla sabbia dato che dopopochi giorni dobbiamo ripartire perun’altra sfida ancora più eccitantee difficile come quella del DesertChallenge di Dubai, una delle garepiù tecniche del Campionato delMondo Tout Terrain. Ma anche quile difficoltà sono in agguato. Latemperatura proibitiva di Dubai(oltre 40° nel deserto) miete moltevittime tra i concorrenti. Su oltre 60auto al via ne arrivano solo 14.Dopo neanche dieci chilometridella prima speciale a sud est diAbu Dabi, una delle Bmw ufficiali siferma con il motore in fumo, un’altravettura cappotta e molti equipagginon riescono a finire la tappaa causa del caldo asfissiante edella sabbia rovente.Il nostro pick up non è da meno,dopo pochi chilometri accusa temperaturamotore pari a 120°! Nonbasta rallentare per far raffreddareil propulsore oltre a diverse fermateper aggiungere acqua al radiatore.Dopo settanta chilometri, nonappena arrivati all’assistenza ilmotore del mio Nissan Patrol siferma e non c’è verso di farlo ripartirema c’è chi sta peggio come ilforte pilota arabo Al Attiyah,costretto al ritiro (quando era intesta al rally) a soli venti chilometridall’arrivo. Ma da quando corro inAfrica ho imparato che le gare offroadsono durissime per mezzi euomini, l’imprevisto è sempre inagguato ma l’importante è nondarsi mai per vinti, lottare con lapropria squadra fino in fondo. Ecome un musicista, accordando ilsuo strumento, riesce ad integrarela sua ricchezza e il suo personalestile con la libertà creativa deglialtri musicisti, così il <strong>LeasePlan</strong>Racing Team sa superare con impegnoed entusiasmo anche i momentipiù difficili lavorando in armoniacon tutti coloro che credono e lottanoper gli stessi obiettivi.Prisca Taruffi<strong>CarFleet</strong> gennaio 200838

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