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piano quadro del - Parco della Murgia Materana

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ART. 13Impianti pubbliciNei territori ricadenti nei confini <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>, fatta eccezione per le zone “zone A” di riservaintegrale, è ammessa la realizzazione di impianti pubblici quali rete acqua e fogna, elettrica,telefonica, TV, gas ecc., a condizione che le stesse vengano realizzate sulla base di uno studio diValutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) ai sensi <strong>del</strong>le vigenti leggi in materia “e sianoprevalentemente interrate lungo la viabilità esistente”.(Del. CR 927 <strong>del</strong> 15/02/2005 diapprovazione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>)E’ prescritta la protezione di eventuali manufatti tecnici attinenti tali impianti, con cortine divegetazione autoctona.ART. 14Destinazioni d’uso compatibili con i fini istitutivi <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>.Nei territori ricadenti nel perimetro <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> sono, di norma, ammessi:a ) -attività di conservazione e gestione degli ambienti naturali di pregio (boschi, macchie,gariga e steppe);b ) -attività agro/silvo/pastorali e zootecniche;c ) -attività artigianali;d ) -attività turistico ricreative e culturali;e ) -attività di organizzazione e gestione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> (centri visita, servizi, parcheggi ecc.)f ) -attività didattiche e di ricerca scientifica.g ) -residenza, nei limiti indicati all’art.20.Non sono consentite nuove attività industriali e di coltivazione di cave e torbiere.Le cave attualmente esistenti in attività, “in possesso di regolare autorizzazione, rilasciata dalcompetente Ufficio Regionale, anche in proroga, potranno continuare l’estrazione fino alraggiungimento <strong>del</strong> quantitativo <strong>del</strong> progetto originariamente assentito, o attraverso successiviampliamenti sulla stessa area già oggetto di autorizzazione ovvero contigue ad essa, nella areedi reperimento individuate nel Piano <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> (ARC).L’Ente <strong>Parco</strong> entro sei mesi dall’entrata in vigore <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> adotterà uno specificoRegolamento che disciplinerà il sistema <strong>del</strong>la contabilità ambientale che terrà conto <strong>del</strong>lepeculiarità <strong>del</strong>le aree che si compromettono e la necessità di tutela, conservazione evalorizzazione <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>. Il Regolamento sarà oggetto di concertazione con isoggetti pubblici e privati interessati.I titolari di concessione, entro 12 mesi dall’entrata in vigore <strong>del</strong> Piano, dovranno presentare unnuovo crono-programma <strong>del</strong>l’attività estrattiva e un nuovo <strong>piano</strong> di recupero ambientale.”(Del. CR 927 <strong>del</strong> 15/02/2005 di approvazione <strong>del</strong> PdP)Al di fuori dei centri aziendali preesistenti o di nuovi centri aziendali determinati ai sensi<strong>del</strong>l’art. 9, non è consentito insediare nuove strutture destinate a qualsiasi uso compatibile, seesse non sono esplicitamente previste dal vigente Piano <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>.Per le strutture rurali preesistenti, di proprietà pubblica o privata, non aventi più lecaratteristiche di “centri aziendali” per obsolescenza <strong>del</strong>le strutture o per insufficienza o scarsa11

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