numero 4 anno 2012 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

IMPRESE STORICHEdi Gianluigi MardenteUn padre, un figlioe un’idea capace di vivereIl Lanificio Leo è una delle imprese catanzaresi che ha chiesto di entrare afar parte del Registro di quelle storiche istituito da Unioncamere. La suapeculiarità: gli antichi telai e le antiche tecniche di filatura che, destinatiall’oblìo continuano invece con straordinario successo il loro lavoro graziea un formidabile e commuovente scambio intergenerazionaleTradizione e innovazione. Cuore e ragione.Padre e figlio. Valori e idee. Tuttoruota attorno a questi concetti filosoficamenteastratti, magnificamente intrecciati,intensamente reali.È la storia del Lanificio Leo. Parte da lontano,nel 1873, e passa da co-proprietari e parentistretti fino ad arrivare a un padre e a suo figlio.Loro, tra loro, sono così dannatamente diversinella testa, da essere splendidamente identicinell’animo. Sono padre e figlio, è la famiglia Leo.Quella che marchia il Lanificio e ne fa un’impresa“diversa”, un’impresa vincente perché figlia diun’idea. L’idea. Tenetela a mente, non lasciatelamai durante la lettura della storia. Lei, l’idea, è lasorella femmina di Emilio Salvatore, trentasetteanni, architetto, oggi a capo di questa aziendadi Soveria Mannelli che prende la lana, ne faun filo, lo tesse. E lo fa con i macchinari vecchi,antichi, imprecisi. Ma funzionanti e produttiviperché collaboratori dell’idea, ovvero quelladonna - tra le donne (dieci operaie lavorano perOC - 17