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numero 4 anno 2012 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

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NEWS<strong>Catanzaro</strong> e il suo prestigioso passato, <strong>Catanzaro</strong>e il suo presente ricco <strong>di</strong> problematicheprofonde che impe<strong>di</strong>scono alla città <strong>di</strong>affondare le proprie ra<strong>di</strong>ci in un’identità verache le consenta <strong>di</strong> superare le sue enormi <strong>di</strong>fficoltà.Queste sono stati i punti salienti dell’incontroculturale svolto nel pomeriggio <strong>di</strong> venerdì13 luglio presso la libreria Ubik <strong>di</strong> <strong>Catanzaro</strong>Lido. Una <strong>di</strong>scussione che ha tratto spunto dalvolume “La Seta a <strong>Catanzaro</strong> e Lione” dellagiornalista Angela Rubino. Moderata dalla storicadell’arte e dottoranda all’Università <strong>di</strong> Pisa,Mariasaveria Ruga, la serata ha visto l’autricedel libro confrontarsi con una serie <strong>di</strong> domandesu vari punti dell’opera: dall’introduzione e losviluppo dell’attività serica a <strong>Catanzaro</strong>, fino alsuo declino. Passando per i tratti più endemicidella “nobil arte”, come il ruolo <strong>di</strong> grande importanzasvolto dalle donne e quello <strong>di</strong> spessorenon meno notevole svolto dagli ebrei. “Probabilmentel’arte della seta fu introdotta in Calabriadai Bizantini intorno al secolo VI. Da allora, percirca un millennio, quest’attività costituì la basedell’economia calabrese”, ha affermato l’autrice,“<strong>Catanzaro</strong> si <strong>di</strong>stinse per la straor<strong>di</strong>nariaqualità dei suoi manufatti: i tessuti prodotti eranotalmente pregiati da essere nominati negli attinotarili e testamentari subito dopo i gioielli. Essivarcarono i confini d’Italia, <strong>di</strong>vennero una dellemerci più richieste nelle fiere e nei mercati piùimportanti, fonte <strong>di</strong> ricchezza e <strong>di</strong> prestigio perla città. L’epoca <strong>di</strong> maggiore espansione dell’attivitàserica fu il ‘500”, ha proseguito la Rubino.“Nel XV e XVI secolo, infatti, vennero stabilitedelle regolamentazioni precise finalizzate a tutelareed incoraggiare i membri della cosiddetta“Nobil Arte”. Il 30 Marzo 1519, veniva concessoalla sola <strong>Catanzaro</strong>, dopo Napoli, il primoconsolato dell’arte della seta, che implicavaanche <strong>numero</strong>si privilegi fiscali. Ma nel periododella dominazione spagnola, la città calabresenon poté non subire i contraccolpi della politicafinanziaria del viceregno, destinata a segnarela fine della prestigiosa attività a causa dei <strong>numero</strong>siaumenti che colpivano il prodotto all’origine.Così”, ha concluso l’autrice, “il XVIII secolovede tramontare gli antichi fasti <strong>di</strong> un’arte cheper secoli aveva caratterizzato l’economia <strong>di</strong><strong>Catanzaro</strong>, facendone un centro <strong>di</strong> fama internazionale”.La seta a <strong>Catanzaro</strong> e LioneRayanair, tre anni da Lameziaa DusseldorfRyanair, l’unica compagnia aerea ultra lowcost in Europa, ha recentemente festeggiato ilterzo anniversario del collegamento da Lameziaa Dusseldorf (Weeze) offrendo voli a partire daeuro 13. Matteo Papaluca, Sales and MarketingManager <strong>di</strong> Ryanair per l’Italia, ha commentato:«È con gran piacere che festeggiamo il terzoanniversario del collegamento offerto dal nostroaeroporto calabrese per Dusseldorf (Weeze).Situata sulle rive del Reno e sede della celebreAccademia d’Arte, uno dei luoghi che <strong>di</strong>ederoil via al Romanticismo tedesco, Dusseldorf ha unfascino che cattura e fa tornare chiunque vi sifermi. Nata come borgo <strong>di</strong> pescatori, la città èoggi il cuore economico e finanziario dell’industriadella Ruhr, la più importante della Germania.La città ha molti parchi che la rendono elegante,accogliente e a misura d’uomo, a questoproposito vale la pena ricordare l’”Hofgarten” ilvero polmone verde della città ed il “Nordpark”con il suo splen<strong>di</strong>do giar<strong>di</strong>no giapponese el’Aquazoo, molto amato dai piccoli visitatori.L’Altstadt, il centro storico <strong>di</strong> Düsseldorf, è grandesolo un chilometro quadrato e questo piccolospazio riesce a contenere 260 birrerie, bar,pizzerie e molti ristoranti. Questo centro del <strong>di</strong>-58 - OC

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