ECONOMIACongiunturaII trimestre <strong>2012</strong>Spiragli positivi all’estero per le me<strong>di</strong>e impresema ancora segni meno per l’industria. Le impresecombattono una vera e propria battaglia ma lavoglia <strong>di</strong> fare non basta, occorre uno sforzo perdar loro strumenti per riavviare lo sviluppoPiù che sul fronte interno,è dalla ripartenza (odalla tenuta) <strong>di</strong> quelloestero che le imprese manifatturierecon oltre 50 <strong>di</strong>pendentisi aspettano un po’ <strong>di</strong> respiroper il II trimestre <strong>2012</strong>, dopoun inizio d’<strong>anno</strong> con tanti segnimeno e un bilancio complessivodel settore che restacomunque negativo. L’estatedovrebbe portare dunque risultatimigliori, rispetto all’iniziodell’<strong>anno</strong>, alle impresedei servizi avanzati e dell’ICT;mentre dal fronte del commerciole attese sono ancorapessimistiche o, tutt’al più, <strong>di</strong>stabilità. È questo il quadro cheemerge dalla consueta indaginecongiunturale del Centro stu<strong>di</strong><strong>di</strong> Unioncamere, riguardantel’andamento delle impreseindustriali, commerciali e deiservizi nel I trimestre <strong>2012</strong> leprevisioni per il II trimestredell’<strong>anno</strong>. «Le nostre impresest<strong>anno</strong> combattendo una vera epropria battaglia», ha segnalatoil presidente <strong>di</strong> Unioncamere,Ferruccio Dardanello. «Ma lof<strong>anno</strong> con spirito costruttivo,confrontandosi con una situazioneinterna ed internazionale<strong>di</strong> perdurante incertezza. Illoro ottimismo e la loro voglia<strong>di</strong> “fare” però non possono bastare:occorre uno sforzo perdar loro strumenti per riprenderela strada dello sviluppo».Le previsioni delle impreseper il II trimestre <strong>2012</strong>Industria: aumentano i timorisul fronte interno; ancorabuone le attese per l’exportLe aspettative delle impreseindustriali rimangono improntatea un <strong>di</strong>ffuso pessimismorispetto al primo trimestredell’<strong>anno</strong>. L’outlook è tuttaviadecisamente migliore per leimprese con oltre i 50 addetti:+6,4 punti percentuali il saldotra attese <strong>di</strong> incremento e<strong>di</strong> riduzione della produzionee +9,3 quello del fatturato. Simantengono invece in terrenonegativo le valutazioni prospettichedelle imprese sottoi 50 addetti e degli artigiani,tra i quali le attese <strong>di</strong> riduzione<strong>di</strong> produzione e fatturatoriguardano circa un terzo deglioperatori. Le aspettative più42 - OC
pessimistiche, sia in termini<strong>di</strong> produzione sia <strong>di</strong> fatturato,provengono dalle industrie deimetalli e dal sistema moda maanche dall’elettronica. Gli unicisettori dove prevale un debolesegno positivo per il II trimestre<strong>2012</strong> sono le industriealimentari e la meccanica, determinatonel primo caso dalleimprese <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni,mentre per la meccanica la<strong>di</strong>vergenza tra le classi <strong>di</strong>mensionaliè meno accentuata. A livelloterritoriale, le prospettivecirca l’andamento della produzionerisultano particolarmentenegative nelle ripartizionisettentrionali (sal<strong>di</strong> a -8,2 nelNord Ovest e -4,2 nel NordEst), a causa delle valutazionipessimistiche delle imprese piùpiccole; tale atteggiamento èinvece più temperato al Centroe nel Sud e Isole, dove prevalgonoaspettative più incoraggiantida parte degli operatorisopra i 50 addetti. Anche sulfronte del fatturato, le <strong>di</strong>namicheprevisionali non si <strong>di</strong>scostanosostanzialmente: il NordOvest si mantiene su posizionipiù pessimistiche (-5,7), seguitodal Centro (-4,6) e dal NordEst (-3,7). Il sentiment delleimprese più gran<strong>di</strong> sostieneil risultato del Mezzogiorno,che complessivamente presentaun pareggio tra ottimisti epessimisti. Alla debolezza delmercato interno, si contrappongonole attese legate aglior<strong>di</strong>nativi esteri, che evidenzianosegnali <strong>di</strong> segno positivoper tutte le classi <strong>di</strong>mensionali(a eccezione dell’artigianato).Le industrie alimentari, quelledella chimica-farmaceutica ele Altre industrie sono caratterizzatedalle aspettative piùottimistiche, mentre il sistemamoda e la metallurgia sembranomeno confidenti nella capacità<strong>di</strong> sostegno della domandaestera, soprattutto nelle valutazioniche provengono dal segmentodelle piccole imprese.<strong>Commercio</strong>: solo la GDO èottimista per l’inizio dell’estateAnche nelle attività commercialinon si intravede un miglioramentodel clima <strong>di</strong> fiducia frail I e il II trimestre del <strong>2012</strong>: ilsentiment rimane negativo mapure in questo settore una svoltain positivo emerge dalle attesedegli operatori più gran<strong>di</strong>. Ingenerale, comunque, la maggioranzadelle imprese (56,7%)punta a mantenere stabili i propriricavi. In linea con i risultatidel I trimestre, le attività commercialial dettaglio riportanoprevisioni ancora in negativo:l’intonazione è peggiore neiprodotti non alimentari, doveun operatore su 3 si aspetta <strong>di</strong>vedere ridotte le proprie ven<strong>di</strong>te,ma tende a migliorarenell’alimentare, dove invece 2operatori su 3 non prevedonovariazioni. Sono decisamenteimprontate all’ottimismo leattese nella grande <strong>di</strong>stribuzione,tanto che oltre un terzodegli esercizi del settore prevede<strong>di</strong> poter espandere le proprieven<strong>di</strong>te. Nelle regioni centralil’outlook è decisamente negativo.Prospettive meno pessimistichenel settentrione e nelMezzogiorno, dove prevalgonopiù decisamente le attese <strong>di</strong> stabilitàdelle ven<strong>di</strong>te.Altri servizi: la stagionalitàrende meno fosche le previsioniTimi<strong>di</strong> segnali <strong>di</strong> miglioramentoper il complesso degli“Altri servizi” nelle previsioniper il II trimestre <strong>2012</strong> rispettoai primi mesi dell’<strong>anno</strong>, anchese in molti casi a causa <strong>di</strong> fattorilegati alla stagionalità: ilsaldo tra attese <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong>riduzione del volume d’affarisi porta in terreno positivoOC - 43