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numero 4 anno 2012 - CCIAA di Catanzaro - Camera di Commercio

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(+7,2 punti percentuali). Ilmiglioramento delle prospettiveriguarda in prima battutai settori più legati a fattori stagionali,che si riflettono infattisulle previsioni decisamentepositive riportate dalla filieradell’accoglienza e dalle mense eservizi bar tra il I e il II trimestredell’<strong>anno</strong>. Il Nord Ovest èl’area nella quale si delinea unmaggiore ottimismo rispetto alprimo trimestre dell’<strong>anno</strong>; nelleregioni centrali, le impresepiù piccole dei servizi in sensostretto sono caratterizzate daun outlook lievemente migliorerispetto alle più gran<strong>di</strong>, conun bilancio complessivo dell’area<strong>di</strong> 8,1 punti percentuali.Più contenute le prospettive <strong>di</strong>miglioramento nelle altre dueripartizioni.Il bilancio del I trimestre<strong>2012</strong> nei settori e nei territoriIndustria: produzione -5,4%e fatturato -4,4%Nel I trimestre <strong>2012</strong> la produzioneindustriale è scesa del5,4% e il fatturato del 4,4%.Tutte le classi <strong>di</strong>mensionaliconcorrono al risultato complessivo,ma per le impresesotto i 49 addetti le per<strong>di</strong>teproduttive sfiorano il -7% (che<strong>di</strong>venta quasi -8% nell’artigianato)e i cali nei ricavi arrivanoal -5,8% (ma nell’artigianato siscende fino al -6,9%). Decisamentepiù contenute le riduzioni<strong>di</strong> produzione e fatturato perle imprese sopra i 50 <strong>di</strong>pendenti.Riescono a mantenere andamentisolo moderatamentedecrescenti il settore meccanico,quello chimico e l’alimentare.Tutti gli altri settori h<strong>anno</strong>accusato invece <strong>di</strong>namichepeggiori <strong>di</strong> quella complessiva.Sotto il profilo territoriale, iltessuto industriale delle regionisettentrionali è stato meno penalizzatoper la presenza <strong>di</strong> impreseme<strong>di</strong>amente più gran<strong>di</strong>e più internazionalizzate: i calidella produzione (-4,2% nelNord Ovest e -4,5% nel NordEst) e del fatturato (-3,5% nelNord Ovest e -3,8% nel NordEst) si mantengono più contenutidella me<strong>di</strong>a nazionale. Sisono, invece, contratti in misurapiù ampia i risultati produttivie i ricavi nelle regionicentrali e, soprattutto, nel Sude Isole, dove la produzione arrivaa cedere il 9,2% e il fatturatol’8,4%.Esportazioni in crescitadell’1,5%Le ven<strong>di</strong>te all’estero h<strong>anno</strong>mantenuto <strong>di</strong>namiche inespansione, sebbene in rallentamentorispetto ai trimestriprecedenti. Tale moderazionenegli andamenti si riflette inparticolare sulle performancedelle imprese sotto i 49 addetti,che non riportano variazioniapprezzabili dell’export,e sull’artigianato che cede il2,2%. Le imprese più gran<strong>di</strong>conseguono invece un incrementodel fatturato estero chesfiora il 3%. L’alimentare e leindustrie chimiche presentanoil caratteristico comportamentoaciclico, espandendo leesportazioni rispettivamentedel 5,0% e del 3,8%, ma rafforzanole posizioni sui mercati internazionalianche le industriedei metalli e quelle meccaniche.Nonostante le <strong>di</strong>fficoltà attraversatedal comparto, la filieradel legno-arredo presenta unadebole crescita delle esportazioni,mentre segnali <strong>di</strong> tenutaancora più flebili arrivano dalleAltre industrie. In terrenonegativo le performance delleindustrie elettriche ed elettronichee del sistema moda. Solole imprese del Centro non riesconoa incrementare il propriofatturato estero, mentre nellealtre ripartizioni si passa dalla44 - OC

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