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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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La Sala storica <strong>di</strong> Domodossola.man<strong>di</strong> partigiani) è oggetto delle cure <strong>di</strong> don Cabalà, del <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong>datticoAlcide Bara, <strong>di</strong> Mario Bonfantini, <strong>di</strong> Gianfranco Contini e <strong>di</strong> CarloCalcaterra. Si decide <strong>di</strong> abrogare tutti i libri <strong>di</strong> testo in vigore sotto il fascismo,perché la «scuola non deve essere al servizio <strong>di</strong> una propaganda ufficiosa,ma deve educare la gioventù alla libertà». Mantenendo la denominazione<strong>di</strong> scuola me<strong>di</strong>a che in Italia rappresenta il nodo <strong>di</strong> congiunzionetra le elementari e l’università, per la zona liberata la giunta approva che lascuola sia articolata in tre anni <strong>di</strong> scuola unica (ginnasio inferiore) per accederea tutte le scuole superiori (ginnasio superiore, liceo, istituto magistrale).Le scuole professionali devono essere articolate in corsi biennali <strong>di</strong>perfezionamento, corsi triennali per le professioni industriali e commerciali,scuola tecnica industriale <strong>di</strong> due anni.«La vita nella libera Repubblica dell’Ossola non era così vivace soltantonel settore dell’educazione e formazione, ma <strong>di</strong>mostrava che, nonostantei ventidue anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ttatura, si sapeva fare valere in ogni campo le regoledel gioco democratico» - ha notato Hubertus Bergwitz, uno storico tedesco– «L’Ossola libera voleva essere qualcosa <strong>di</strong> più <strong>della</strong> semplice amministrazione<strong>di</strong> una zona conquistata dai partigiani. Per coloro che ne eranoresponsabili volle rappresentare un modello al quale l’intero mondo liberopotesse guardare con interesse».PareteRiquadro basso n. 13Una delle principali motivazioni che avevano spinto le formazioni partigianea liberare il territorio ossolano era stata la convinzione <strong>di</strong> poter aprireun secondo fronte interno dove concentrare armi e uomini per preparareun’offensiva verso la pianura padana. A questo proposito vi erano staticontatti e anche vaghi impegni da parte degli alleati. Durante i quarantagiorni si sono perciò approntati campi <strong>di</strong> atterraggio per aerei da trasportoe si sono costruite posizioni <strong>di</strong>fensive. Quando si capisce che gli Alleatihanno scartato l’ipotesi del secondo fronte (perché impegnati nel ponteaereo con Varsavia e perché hanno già deciso che l’offensiva in Italia sifermerà per tutto l’inverno) i partigiani si trovano soli ad affrontare il piùche certo ritorno in forze delle truppe nazifasciste. Viene comunque decisala resistenza ad oltranza nel tentativo <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re o, comunque, ritardareil più possibile la rioccupazione <strong>della</strong> zona dove vi sono, oltre l’impor-147

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