12.07.2015 Views

Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La questione <strong>della</strong> politica partigianalo che ormai viene considerato un classico <strong>della</strong> storiografia e che forse per primo ha dato unposto preciso e argomentato in maniera lucida alla Resistenza all’interno <strong>della</strong> storia dell’Italiacontemporanea. Definendo l’epopea partigiana come «guerra senza coscrizione», Chabodmette in risalto il carattere innovativo <strong>di</strong> questa esperienza per gran parte del popolo italiano:«Ess[a] in<strong>di</strong>ca che la partecipazione attiva, decisa, delle masse alla vita politica, alla vita <strong>della</strong>collettività, è ora un fatto definitivo, il che non era stato per il periodo intercorso tra la realizzazionedell’unità italiana e la prima guerra mon<strong>di</strong>ale. E questo basterebbe a spiegare perché la vitapolitica italiana dell’Italia dopo il 1945 è <strong>di</strong>versa da quella dell’Italia <strong>di</strong> prima del 1914» (FE-DERICO CHABOD, L’Italia contemporanea (1918-1948), Einau<strong>di</strong>, Torino 1961, pp. 130-131).14SANTO PELI, La Resistenza in Italia. Storia e critica, Einau<strong>di</strong>, Torino 2004. L’autore fa riferimentoa protagonisti illustri quali Luigi Meneghello, Emanuele Artom, Nuto Revelli, LivioBianco, Primo Levi e Beppe Fenoglio.15CLAUDIO PAVONE, La Resistenza oggi: problema storiografico e problema civile, in «Rivista <strong>di</strong> storiacontemporanea», XXI, 1992, nn. 2-3, pp. 456-80.16ROBERTO BATTAGLIA, GIUSEPPE GARRITANO, Breve storia <strong>della</strong> Resistenza italiana, Einau<strong>di</strong>, Torino1955.17GUIDO QUAZZA, Resistenza e storia d’Italia. Problemi e ipotesi <strong>di</strong> ricerca, Feltrinelli, Milano1976.18CLAUDIO PAVONE, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza, Bollati Boringhieri,Torino 1991.19DANTE LIVIO BIANCO, La guerra partigiana, Torino, Einau<strong>di</strong>, 1954.20Come ha fatto giustamente notare Giulio Guderzo, la scelta consisteva nel «fare la guerra pernon doverla fare». (GIULIO GUDERZO, L’altra guerra: neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo inuna provincia padana: Pavia. 1943-1945, Il Mulino, Bologna 2002). Non a caso nei luoghimaggiormente coinvolti dall’ecci<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Marzabotto è sorta la «scuola <strong>di</strong> pace» <strong>di</strong> Monte Sole.21Ve<strong>di</strong>amo tre esempi a riguardo tratti da GIAMPIETRO LIPPI, La Stella Rossa cit.: Mario Musolesi,comandante <strong>della</strong> brigata Stella Rossa, nasce a Monzuno nel 1914 figlio <strong>di</strong> un minatore costrettoa cercare lavoro in Germania per mantenere la famiglia numerosa. In giovane età assistettealle lotte agrarie del 1920 e, in seguito, alla nascita del fascismo e ai primi episo<strong>di</strong> delleviolenze squadriste, nelle quali non fu mai coinvolto <strong>di</strong>rettamente e che rimasero ricor<strong>di</strong> sbia<strong>di</strong>tinella sua memoria. Musolesi trascorre gli anni che lo separano dalla chiamata alle armisvolgendo <strong>di</strong>versi lavori, dal manovale al macellatore <strong>di</strong> bestiame, e quando questa arriva spera<strong>di</strong> evitarla grazie ad una ferita alla mano subita durante i lavori <strong>di</strong> scavo <strong>della</strong> galleria <strong>di</strong> MonteAdone, speranza che svanisce con la partenza per il fronte africano con incarico <strong>di</strong> meccanico-carrista.Non si hanno molti dettagli <strong>della</strong> sua esperienza militare, tanto che persino il fratellolo vede solo due volte prima dell’8 Settembre, quando torna al paese in licenza. Durantela seconda visita, in piena guerra, Musolesi esprime al fratello la fiducia in una sicura vittoriafascista, ma il destino darà ragione al fratello, fermamente convinto che «la guerra si perde».Quando torna a Vado a metà del settembre del 1943, Musolesi conquista un ruolo <strong>di</strong> rispettonel paese che gli proviene dall’esperienza in guerra, dal suo atteggiamento sicuro, dal prestigioeconomico assunto dalla sua famiglia e dal rilassamento dell’organizzazione fascista. Questogli permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere con esponenti del fascismo locale senza essere fascista, <strong>di</strong> girare armato,<strong>di</strong> proteggere e aiutare i propri concitta<strong>di</strong>ni. È in questo periodo che, assieme all’amicoOlindo Sammarchi, comincia a raccogliere armi abbandonate lungo le gallerie <strong>della</strong> Direttissimache vengono nascoste in case <strong>di</strong>sabitate o nella macchia. Giovanni Rossi, vice comandante<strong>della</strong> brigata Stella Rossa, nasce a Gardelletta nel 1923 e ben presto viene a contatto con laviolenza fascista: mentre frequenta le scuole elementari assiste al pestaggio del padre capoma-221

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!