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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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La lotta <strong>di</strong> liberazione delle donne partigiane<strong>di</strong> Marina Ad<strong>di</strong>s SabaNella storiografia europea solo negli anni ottanta si è usciti dall’ambitoristretto in cui la lotta contro gli invasori nazisti era stata ridotta e si è giuntial concetto <strong>di</strong> resistenza civile, nella quale tuttavia stentavano ad apparirele donne, con il loro ruolo specifico. A questo ruolo mi rimandava invecela mia intenzione <strong>di</strong> fare una storiografia <strong>di</strong> genere.Un’altra ragione mi spingeva alla ricerca, ed era quella <strong>di</strong> rispondere alladomanda che l’amico Enzo Santarelli aveva posto nel suo saggio su «Passatoe presente» del 1976: se le donne durante il fascismo erano rimaste nellapassività e nel privato, come da secoli, perché mai furono tante e così validenella Resistenza?La storiografia maschile si limitava a fare delle lo<strong>di</strong> generiche alle donneche avevano partecipato alla lotta, solo nell’opera <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Pavone, Unaguerra civile, si accennava a qualche episo<strong>di</strong>o in cui le donne avevano agito,ma senza dare loro alcun particolare rilievo, né motivazione.Così iniziai a ricercare le fonti e trovai che le partigiane avevano lasciatomemoria del loro passato in libri pubblicati in provincia, presso piccolecase e<strong>di</strong>trici che non avevano avuto alcuna <strong>di</strong>ffusione. Io stessa avevo lettosolo Diario Partigiano <strong>di</strong> Ada Gobetti e L’Agnese va a morire e pochi altri.Trovai moltissimi libri <strong>di</strong> memorie, racconti appassionanti, pieni <strong>di</strong> forzae anche <strong>di</strong> allegria, ogni fatto era «dolce nella memoria», soprattutto nelleautrici più giovani.Feci anche un’altra scoperta, anche perché parlai con alcune partigiane«militanti», tra cui Giancarla Codrignani, Marisa Musu, Maria Teresa Regarde partecipai con una relazione alla commemorazione <strong>della</strong> Resistenzadelle donne in Campidoglio nel marzo del 1995. In essa Marisa ConciariRodano e altre si accusarono del loro silenzio, allertate da ciò che succedevanel campo politico. In realtà le donne, tornate a casa, in<strong>di</strong>viduarono subitoil punto scabroso, quella loro «promiscuità» con i maschi partigiani:225

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