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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Il <strong>di</strong>ario partigiano <strong>di</strong> Nino Chiovini[20] Il cannoneggiamento continua per parecchie ore: i colpi battonoil Cavallone, la cappelletta, battono insistentemente la cresta del Toden,la Marona.Anche un mortaio da 81 spara da Alpe Pala su Alpe Vel.16 giugno 1944. Il rastrellamento è iniziato cinque giorni fa: non c’èpiù niente da mangiare, sono finiti i cannoneggiamenti, le raffiche ed i colpisi fanno sempre più ra<strong>di</strong>. Soltanto dal Vadàa, dallo Zeda si sente ancorasparare.Sulla strada, a Cambiasca, il via vai dei camion è sempre intenso, piùdei primi giorni. Si succhiano le foglie lucide d’acqua quando si ha sete.Abbiamo fame. Io non so resistere alla fame, o meglio la fame mi fascordare il pericolo. Ho convinto gli altri a scendere verso Cambiasca incerca <strong>di</strong> viveri. Partiamo a notte fonda, passiamo la strada, scen<strong>di</strong>amo nelbuio inciampando, imbrigliandoci tra i roveti, spesso sbagliando strada,bestemmiando sordamente.Sopra Cambiasca entriamo nell’abitazione <strong>della</strong> moglie <strong>di</strong> un partigiano:nemmeno qui c’è da mangiare. Quella donna ci <strong>di</strong>ce che i fascisti hanmesso posti <strong>di</strong> blocco dappertutto, che staranno nella zona una quin<strong>di</strong>cina<strong>di</strong> giorni e che tutto il giorno girano per i boschi facendo passare ognibaita, ogni cespuglio.Qualcuno è scoraggiato, tutti sono <strong>di</strong> umor nero. Salgo <strong>di</strong>versi ciliegi incerca <strong>di</strong> frutti, nel buio, con le mani, ma le ciliege sono già state colte. Neracimolo una ventina: non mi compensano nemmeno delle energie sprecatearrampicandomi. Propongo agli altri <strong>di</strong> scendere verso Intra ma nessunoraccoglie la proposta. Gli altri infine decidono <strong>di</strong> imboscarsi in una vallettae <strong>di</strong> attendere la fine del rastrellamento: la proposta non è molto geniale.Convinco Tucci a seguirmi e partiamo. Evitiamo Cambiasca e puntiamoverso le ultime case <strong>di</strong> Trobaso: ci togliamo le scarpe.Vicino alla chiesa sento il chiacchierìo dell’acqua <strong>di</strong> una fontana: ho sete.Propongo a Tucci <strong>di</strong> andare a bere ma lui <strong>di</strong>ce che facilmente nei pressivi sarà una sentinella. A malincuore, dopo una sommessa <strong>di</strong>scussione, milascio convincere e passiamo la strada trenta-quaranta metri sopra: c’è laluna e vicino alla fontana c’è una sentinella.Sul ponte <strong>di</strong> Possaccio togliamo le sicure agli «Sten» e traversiamo senzaesser visti, non sapendo <strong>di</strong> essere passati poco prima sotto la casa in cuidormono i fascisti del vicino posto <strong>di</strong> blocco.49

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