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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Il <strong>di</strong>ario partigiano <strong>di</strong> Nino ChioviniMi spiace, poiché non posso più servirmi <strong>di</strong> lui per sapere ciò che voglionoo desiderano i compagni; ciò che essi pensano. Essi, o meglio, noi nonabbiamo ancora imparato a <strong>di</strong>re ciò che pensiamo, a chiedere ciò che vogliamo,cioè siamo ancora insinceri. E Tucci non è stato, quin<strong>di</strong>, la mia poliziaprivata, ma solo il mezzo <strong>di</strong> interpretazione dei desideri dei compagni.Marzo 1944. È giunto a Pian Cavallone il Maggiore Biancar<strong>di</strong>, accompagnatoda due partigiani del «Valdossola». Dice che è stato mandato dalCLNAI quale ispettore delle bande del Verbano. Non gli ho nemmenochiesto un documento che comprovi ciò che ha detto.[10] Biancar<strong>di</strong>, prima dell’8 settembre, era Maggiore nel SIM. L’ho conosciutonell’ottobre del ’43 a Induno Olona, nel tempo in cui egli avevaattinenze con la banda del S. Martino. Mi <strong>di</strong>cevano che era un uomoin gamba.Il maggiore Biancar<strong>di</strong> desidera che io mangi alla mensa ufficiali. Lamensa ufficiali è il suo piatto e mi spiace che debba essere anche il mio.Preferisco mangiare con i compagni. Anche Superti ha la mensa ufficiali esi fa chiamare «sig. Maggiore».Ieri sera ha mandato una corvée a Miazzina. Fa molto freddo <strong>di</strong> notte,ma non c’era vino, non c’erano sigarette, non c’era thè.I ragazzi hanno comparto il vino, le sigarette ed il thè con i sol<strong>di</strong> chelui aveva dato loro. Ho capito che i miei compagni erano contenti perchéavevano bevuto un paio <strong>di</strong> bicchieri ed avevano fumato qualche «popolare».Biancar<strong>di</strong> mangia con il fiasco del vino davanti a sé, beve il thè alla finedel pasto e fuma le «Nazionali». Anche a me ha offerto un pacchetto <strong>di</strong>«Nazionali»: io l’ho accettato.Il nostro cuoco chiede al «sig. Maggiore» se la minestrina è sufficientementesalata e se desidera altro. Biancar<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce che soffre <strong>di</strong> stomaco, ma ilsale è scarsissimo e il cuoco lo sa.Un ragazzo ha <strong>di</strong>sertato dalla «S. Marco»: lo chiamano «Marco». AMarco piace il sig. Bacco. È un bravo ragazzo, ma quando beve no.Anche il <strong>di</strong>staccamento <strong>di</strong> Alpe Vel si è unito a noi. A Vel sono sempreconservatori. È arrivato da Legnano un ragazzo che <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> essere stato conBeltrami e poi con Moscatelli. Si chiama Toni, Antonio Aspes. Toni raccontamolte cose, parla molto e <strong>di</strong>ce che ha due mitra a casa. I miei compagnilo pigliano in giro e lo detestano anche. Toni è una spia. Ora non lo31

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