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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Il <strong>di</strong>ario partigiano <strong>di</strong> Nino Chiovini[22] Arca è triste. Conta i morti: sono troppi. Li ricorda vivi. Ricorda labattaglia coi tedeschi a colle Biogna, i giorni passati nel bosco ad incideregli alberi, a succhiare le foglie, a confezionare sigari con le foglie secche.Arca vorrebbe presentarsi ai tedeschi per essere cambiato con i prigionieriche ancora non hanno fucilato. Gli gri<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> no perché la sua mortenon avrebbe senso e la sua vita ha ancora senso.«Ascolta, Arca. La tua vita ha più senso <strong>di</strong> prima, poiché ora ci sono imorti nuovi. La tua e la nostra lotta ha ancora un senso perché c’è Pompiere,c’è Marco, c’è Trentasette, ci sono i rimasti e ci saranno quelli che siuniranno ai rimasti».In questi giorni impariamo che i nemici sono più delinquenti che imbecillie tali li tratteremo. Abbiamo capito che siamo piccini <strong>di</strong> fronte a loro,ma anche valiamo qualcosa se ad attaccarci sono venuti una <strong>di</strong>visioneBrandeburghese, le legioni «Muti», «S.S. italiana», «Leonessa», «Tagliamento»,e se hanno sprecato tempo e morti al Cavallone, in Valgrande, alVadàa, prima <strong>di</strong> sfondare.Chiedo ad Arca <strong>di</strong> passare nella «Battisti» con tutta la squadra. Il comandanteArca ha accettato. Da stasera siamo la Volante <strong>della</strong> «Battisti».22 giugno 1944. Questa notte un falso allarme ci ha costretti a passarlasotto un castagno.Al mattino abbiamo salutati gli altri, e Bagat ha condotto Travaglini,Tucci e me in una villa in cui sono imboscati parecchi partigiani.La villa è circondata da un vasto parco; agli angoli del parco abbiamoincontrato le reclute che montavano la guar<strong>di</strong>a.Povere reclute! Avevano ancora in tasca i sol<strong>di</strong> <strong>di</strong> casa e ci chiamavanotutti «signor comandante», quando è capitato loro addosso questo rastrellamento.Quando sarà finito, chi <strong>di</strong> loro sarà ancora vivo, non sarà più «recluta»,«coniglio»: sarà un anziano.Intanto fanno la guar<strong>di</strong>a, infreddolite, paurose o incoscienti: non capisconoancora nulla, non sanno <strong>di</strong>stinguere i rumori sospetti da quelli innocenti,non sanno trovare una posizione adatta, camminano pesantemente,con fracasso. Pendono dalle nostre labbra senza obbiettare, anche se gli sior<strong>di</strong>nasse la cosa più strampalata. In questi giorni, se possono accodarsi adun anziano, gli si appiccicano ostinatamente ed han sempre paura <strong>di</strong> perderlo:mai accusano fame, stanchezza, paura, per timore che li si pianti.Entrando nel parco si ha l’impressione <strong>di</strong> giungere nei pressi <strong>di</strong> un no-53

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