Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste
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Argentina<br />
DE BESSARABIA<br />
A ENTRE RIOS<br />
1905-2005<br />
Regia: Pedro Banchik<br />
Sceneggiatura: Pedro Banchik<br />
Produzione: Pedro Banchik<br />
Anno di produzione: 2006<br />
Durata: 93 min.<br />
- Film dichiarato di interesse culturale e legislativo dal Senato <strong>del</strong>la<br />
Argentina. Decreto legislativo Nº 135/07 (11 Aprile 2007)<br />
- Film dichiarato di interesse culturale dalla segreteria <strong>del</strong>la cultura<br />
di Entre Ríos.<br />
Decreto legislativo Nº 018 (19 Marzo 2007)<br />
- Inserito nell’archivio storico <strong>del</strong> DIASPORA MUSEUM a Tel-Aviv,<br />
Israele.<br />
- Vincitore <strong>del</strong>l’haim Award alla miglior film presso il FICJU, Punta<br />
<strong>del</strong> Este (International Jewish Film <strong>Festival</strong> in Uruguay) Febbraio,<br />
2007<br />
Il film ripercorre la saga di una famiglia ebrea che dovette emigrare<br />
in Argentina in cent’anni fa. Il racconto si associa ad una dettagliata<br />
descrizione <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> popolo ebreo, dalla distruzione <strong>del</strong><br />
Tempio fino ad oggi, con particolare attenzione alla Russia zarista <strong>del</strong><br />
XIX secolo in cui le difficili condizioni di vita e i pogroms indussero<br />
una <strong>del</strong>le tante migrazioni forzate sperimentate dai discendenti di<br />
Israele negli ultimi 2000 anni. Con una descrizione di grande valore<br />
informativo e testimoniale, il documentario è un riflesso di tante altre<br />
famiglie che giunsero al suolo argentino in condizioni simili, creando<br />
quella grande epopea che fu la colonizzazione ebrea nel paese<br />
americano.<br />
“È stato un omaggio ai nostri predecessori che, spinti dal desiderio<br />
<strong>del</strong>la sopravvivenza, dovettero intraprendere un lungo viaggio,<br />
attraversare il mare e iniziare di nuovo in questa cara terra.<br />
È anche un’opportunità di incontro per tutti noi, i discendenti, e una<br />
possibilità per rinvigorire i nostri legami.<br />
Esprimo un profondo augurio alla grande famiglia universale<br />
affinché possiamo prendere coscienza che tutti gli esseri umani sono<br />
uniti da un passato, da un presente e da un futuro comuni; nell’unica<br />
nostra casa, il Pianeta terra.<br />
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