05.12.2012 Views

Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste

Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste

Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Giuria ufficiale<br />

Francisco Lombardi<br />

Nato a Tacna, nel 1949. I suoi rapporti con il cinema risalgono al 1965, quando prende contatto<br />

con la casa editrice <strong>del</strong>la rivista specializzata "Hablemos De Cine". Nel 1967 si reca in<br />

Argentina dove studia per un breve periodo presso l'istituto di <strong>Cinema</strong>tografia<br />

<strong>del</strong>l'Università <strong>del</strong> Litoral a Santa Fé, fondato da Fernando Birri. Di ritorno a Lima, studia<br />

regia cinematografica presso l'Università municipale e continua il suo lavoro di giornalista.<br />

Realizza anche lavori fotografici, si occupa di critica sul giornale "El Correo" (1969 - 1973)<br />

e continua la sua collaborazione con "Hablemos De Cine". Nel 1974 entra in Producciones<br />

Inca Films S.A. come azionista minoritario per assumerne, in seguito, il controllo. Dopo<br />

aver diretto alcuni cortometraggi, scrive e dirige nel 1977 Muerte al amanecer. I suoi film<br />

hanno ricevuto numerosi premi ed hanno partecipato ad importanti festival internazionali<br />

fra i quali Cannes, Berlino, Montreal, San Sebastián, <strong>Trieste</strong>. Maruja en el infierno, La ciudad<br />

y los perros e Caídos <strong>del</strong> cielo hanno partecipato alle preselezioni <strong>del</strong> premio Oscar come<br />

miglior film straniero.<br />

Nicolás Echevarría<br />

Regista cinematografico, sceneggiatore, produttore, montaggista e fotografo, è a tuttoggi<br />

anche uno dei più importanti documentaristi messicani. Nasce a Tepic, Nayarit, l'8 agosto<br />

1947. Nel 1969 studia composizione musicale a Città <strong>del</strong> Messico presso il Conservatorio<br />

Nazionale. Compie anche studi di architettura presso l'Università di Guadalajara. Nel 1972<br />

partecipa al Millennium Film Workshop di New York, un laboratorio cinematografico affiliato<br />

alle idee estetiche <strong>del</strong> movimento uderground e realizza studi di animazione presso<br />

la Scuola di Arti Visive. Di ritorno in Messico, nel 1973, si specializza in film sul mondo<br />

indigeno, dando voce agli emarginati e documentando le espressioni religiose, artistiche e<br />

culturali non istituzionali. Negli anni seguenti, si afferma come uno dei principali autori di<br />

documentari <strong>del</strong> paese: così, nel 1979 realizza María Sabina, mujer espíritu ritratto <strong>del</strong>la<br />

carismatica sacerdotessa mazateca, depositaria <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>l'uso rituale dei funghi<br />

allucinogeni. L'anno seguente filma Teshuinada, Semana Santa Tarahumara. Nel 1988 realizza<br />

Sor Juana Inés de la Cruz o Las trampas de la Fe. Cabeza de Vaca (1991) è il suo primo lungometraggio<br />

di fiction. Ha realizzato in collaborazione con Jean Meyer La Cristiada.<br />

Testimonios de una Epopeya (1997). Il suo film Vivir Mata (2002) è una commedia sull'inganno<br />

nell'amore e nell'amicizia, ambientata a città <strong>del</strong> Messico. Maximiliano y Carlota è invece<br />

una serie televisiva sul Secondo Impero Messicano, realizzata nel 2004.<br />

Roberto Triana Arenas<br />

Nato il 24 Marzo a Ibagué Tolima, Colombia. Ancora molto giovane, scrive un’opera<br />

teatrale (Opilión) in un periodo in cui, nel paese, quasi nessuno scriveva per il palcoscenico.<br />

A Parigi assiste ai corsi di cinema etnografico tenuti da Jean Rouch. In seguito si<br />

trasferisce in Italia. Viene ammesso al Centro Sperimentale di <strong>Cinema</strong>tografia di Roma e<br />

studia Regia cinematografica. Suoi compagni furono Itzvan Gaal, Liliana Cavani, Bernardo<br />

Bertolucci, Pino Passalacqua. I suoi maestri, Alessandro Blasetti, Roberto Rosellini, Giorgio<br />

Prosperi, María Rosada, che avevano partecipato alla nascita <strong>del</strong> Neorealismo Italiano. In<br />

qualità di ex alunno <strong>del</strong> Centro Sperimentale, per statuto lavora in molte produzioni<br />

Italiane come assistente alla regia, sceneggiatore e, in seguito, regista. Entra in RAI, ai<br />

servizi culturali, nei programmi di Anita Triantafilidou. Simultaneamente, lavora con la<br />

rivista “Marcatre” che annovera in redazione nomi quali Umberto Eco, Gillo Dorfles,<br />

Edoardo Sanguinetti, Magdalo Musio, quest’ultimo, suo Direttore. È stato l’organo per<br />

eccellenza <strong>del</strong> Grupo 63, così importante per lo sviluppo <strong>del</strong>la letteratura e <strong>del</strong>le arti<br />

<strong>del</strong>l’Italia moderna dopo il ventennio fascista. Nel 1973 ritorna in Colombia con l’intenzione<br />

di lavorare nel campo <strong>del</strong>l’antropologia culturale, realizzando documentari sulle<br />

comunità indigene. Filmerà, quindi, Madre tierra con i Cuna de Urabá; Sueño indígena con i<br />

Waunana <strong>del</strong> Chocó; Los hombres <strong>del</strong> Yagë con i Cofán <strong>del</strong> Putumayo. Più tardi, Los Embera,<br />

con l’etnia Embera, e Doña Odilia y sus Compas, con i Pijao <strong>del</strong> sud <strong>del</strong> Tolima. Agli inizi<br />

degli anni ‘90 inizia a lavorare direttamente con il “Departamento de Producción de<br />

Colcultura”, successivamente Ministero <strong>del</strong>la Cultura. Per questa istituzione dirige 38 documentari<br />

sulla memoria artistica <strong>del</strong> paese, in un progetto che definirà “El Arte<br />

Colombiano a través de sus Autores”, iniziato alla fine degli anni ’80.<br />

16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!