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Posso tenderti una mano

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Il giudizio espresso dal centro fisico - che è poi basato sull’istinto - difficilmente coincide con<br />

quello espresso dal centro emotivo o psichico, o da quello intellettivo e razionale<br />

Mentre gusto un buon gelato, avverto dentro il mio essere un “coro di consensi” E’ contento il<br />

centro motore-istintivo per la sensazione di fresco, di fragranza, di dolce, di aromatico; gioisce il<br />

centro emozionale per i ricordi infantili che il gelato risveglia; viene soddisfatto il centro<br />

intellettivo che stima subito l’apporto calorico dei vari nutrienti e lo giudica come pranzo<br />

completo. Ma questo stesso centro può considerarlo troppo ricco di proteine e scartarlo perché “fa<br />

ingrassare”. Ciò significa che è dovuto intervenire il centro intellettivo (quello della razionalità)<br />

per mortificare il centro istintivo (quello della animalità).<br />

I centri che compongono il nostro essere, come abbiamo già visto, prendono il potere secondo la<br />

nostra formazione e lo spazio che concediamo loro.<br />

Se siamo uomini del n .1, cioè istintivi, certamente avremo il baricentro psichico nel “centro<br />

motore” e mangeremmo gelati, uno dopo l’altro, nella più totale incoscienza. Ma per il loro essere<br />

instabili, ogni tanto “prendono la parola” anche gli altri centri che correggono le intemperanze del<br />

centro istintivo.<br />

Il discorso fatto per il gelato, vale per ogni altra cattiva abitudine, volta ad autolederci.<br />

Così per il fumo, per l’alcool, per i pasti troppo abbondanti e troppo elaborati, per il sesso<br />

eccessivo, per tutti gli errori comportamentali, per la droga ec.<br />

Noi siamo dominati dal “centro” più prepotente, che si è sviluppato di più.<br />

Questo è avvenuto per colpa nostra, non avendo saputo e/o voluto dare voce anche agli altri<br />

“centri” che sono rimasti in soggezione, che non si sono esercitati, quindi sono rimasti deboli.<br />

“Lasciami fumare questa sigaretta in pace…” dice chi obbedisce al “centro istintivo” e non vuole<br />

ascoltare gli altri “centri”. Questi gli direbbero: “come puoi godere e gustare il fumo di <strong>una</strong><br />

sigaretta con l’apporto di nicotina, di catrame e di altri veleni in ossidi ed anidridi che vanno nei<br />

polmoni e nel sangue, e certamente, presto o tardi, ti creeranno danni?”.<br />

Purtroppo la sofferenza umana ci circonda: quanti di questi infelici avevano cercato soltanto il<br />

piacere nel cibo, nel fumo, nel sesso, nell’alcool, nell’ebbrezza della velocità, nella droga.<br />

Per contro, quante persone anziane godono di ottima salute nel corpo, nella psiche e nella mente,<br />

giusto per aver condotto <strong>una</strong> vita regolare e controllata, in piena attività fisica e mentale.<br />

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