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Posso tenderti una mano

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YOGA<br />

“Lo yoga costituisce <strong>una</strong> specifica dimensione dello spirito indiano”, secondo Mircea Eliade, ed<br />

“assorbe la religione e la cultura di quel paese”.<br />

Nasce come disciplina olistica che interessa tutte le componenti dell’essere : fisica, psichica,<br />

mentale, morale e spirituale.<br />

Lo yoga è sostenuto da otto validi pilastri :<br />

- Yama = i comandamenti morali universali, comuni alle maggiori religioni;<br />

- Niyama = l’autopurificazione interna ed esterna, con ferrea disciplina;<br />

- Asana = ogni posizione che si assume nello Yoga;<br />

- Pranayama = controllo del respiro ed assorbimento di energia (prana);<br />

- Pratyahara = controllo ed emancipazione della mente dal dominio dei sensi e degli oggetti<br />

esteriori, (distacco da ciò che è materiale);<br />

- Dharana = concentrazione;<br />

- Dhyana = meditazione;<br />

- Samadhi = stato profondo di meditazione, in cui l’allievo (sadhaka) si<br />

identifica con l’oggetto della meditazione, in uno assorbimento totale.<br />

Queste sono le regole da rispettare se si vuole diventare uno “yogi”, cioè un vero praticante di<br />

questa disciplina orientale.<br />

“Yama” e “Niyama” tengono sotto controllo le passioni e le emozioni, portando l’allievo al rispetto<br />

e all’amore per se stesso e per il prossimo. Ciascuno dei due è composto da “5 regole”:<br />

YAMA : Ahimsa = non uccidere, non usare violenza né con le azioni né col pensiero.<br />

Lo yogi riconosce in ogni creatura il suo stesso diritto alla vita, sente<br />

di essere nato per aiutare gli altri, e vede la Creazione come un dono da amare.<br />

Satya = non ricorrere alle bugie, sincerità in ogni occasione, anche se si deve<br />

confessare <strong>una</strong> cattiva azione. Mahatma Gandhi disse: “la verità è Dio<br />

e Dio è la verità”.<br />

Asteya = non rubare, vincere il desiderio di possedere, e di possedere ciò che è degli altri.<br />

Brahama charya = continenza sessuale, non intesa come forzata illibatezza, ma come<br />

liberazione dalla schiavitù della carne.<br />

Aparigraha = assenza di avidità. Accumulare beni non per necessità, ma per mostrarsi<br />

superiori agli altri, equivale a mancanza di fiducia nelle proprie capacità<br />

e nell’aiuto del Signore.<br />

NIYAMA : Saucha = purezza fisica e morale. Oltre alla pulizia rigorosa del corpo, occorre<br />

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