Posso tenderti una mano
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La seconda fase va dal VII al XIV respiro e richiede soltanto riempimento e svuotamento dei<br />
polmoni, senza apnea.<br />
La terza fase è formata dai tre respiri più importanti: - il XV, il XVI ed il XVII - , che creano un<br />
vortice con l’energia assorbita.<br />
Prima di iniziare la meditazione è necessario aprire il nostro animo all’amore incondizionato per<br />
tutto il creato e per ogni essere vivente. Perdonare mentalmente chi ci ha offeso e chiedere perdono<br />
a chi abbiamo fatto torto. Non solo, si deve azzerare ogni pensiero negativo, vedere il mondo intero<br />
coperto da un cielo pulito e terso, e tutta l’umanità unita in un fraterno abbraccio globale.<br />
Primi sei respiri.<br />
E’ importante convincersi che, assieme all’aria, assorbiamo energia pura attraverso la punta del<br />
tetraedro superiore. Si deve guardare in alto, (occhi strabici verso il centro della fronte), come per<br />
“vedere” l’energia che entra dal vertice del tetraedro del Sole e che lo riempie, oltre a riempire i<br />
nostri polmoni. Dopo di che, svuotare l’aria, abbassando lo sguardo come per vedere l’energia che<br />
riempie il tetraedro inferiore, della Terra.<br />
Mantenere, quindi, l’apnea vuota, con lo sguardo rilassato. “Raccogliere” col pensiero <strong>una</strong> nostra<br />
“negatività”(mentale, morale, caratteriale o spirituale, come pure <strong>una</strong> cattiva abitudine o un vizio di<br />
cui ci vogliamo liberare) e mentalmente scaricarla verso il centro della Terra, attraverso la punta del<br />
tetraedro inferiore.<br />
Ripetiamo questi movimenti per sei volte, cambiando il mudra (contatto fra il pollice e le altre dita),<br />
per ogni nuova respirazione. I: pollice–indice; II: pollice–medio; III: pollice–anulare; IV: pollice–<br />
mignolo; V: pollice–indice; VI: pollice–medio.<br />
Questi primi sei respiri riempiono di “luce” l’ambiente all’interno dello spazio protetto, nel cui<br />
ambito il nostro corpo viene mentalmente collocato. Ciò crea equilibrio fra l’energia del tetraedro<br />
superiore e quella del tetraedro inferiore: con l’allenamento si arriva a percepire, attorno al nostro<br />
corpo, <strong>una</strong> luce vivida, come folgore.<br />
Dopo aver caricato di positività l’ambiente esterno al nostro corpo ed esserci liberati delle nostre<br />
negatività, possiamo considerare le componenti dell’ “essere” abbastanza “pulite”.<br />
Dal settimo al quattordicesimo respiro<br />
Nella prima fase abbiamo assorbito l’energia dalla punta del tetraedro superiore; in questa seconda<br />
fase dobbiamo immaginare di essere fisicamente attraversati da un tubo verticale che assorbe<br />
energia dalle due estremità: dall’alto e dal basso. Ciò è chiaramente illustrato da Drunvalo<br />
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