D // Passeggiate - Alpi Marittime e Liguri

Ideale soprattutto in primavera
o in autunno, l'itinerario consente
un’immersione completa nella civiltà
← La Chiesa di San Ludovico
a Valcasotto
↑ Scorcio nei pressi di Cascina
La Grangia
alpina di un tempo grazie a sterrate
e a mulattiere che attraversano
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straordinari castagneti da frutto,
lambendo costruzioni e borgate
ancora odoranti di storia e di vita
e proiettando l'escursionista
tra peculiarità naturalistiche,
storiche e artistiche di pregio.
Tra queste il Castello di Casotto e il mulino
napoleonico di Valcasotto, perfettamente
ristrutturato e oggi acme estetico dell’intera
borgata. All’interno di quest’ultima (accanto
ad una locanda recentemente ristrutturata)
sorgono poi i locali di stagionatura dei
formaggi d’alpeggio di Beppino Occelli, realtà
produttiva conosciuta a livello internazionale.
Accanto agli spazi riservati alle degustazioni
guidate, anche un’aula didattica a servizio
dell’Università di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo (Bra), nata nel 2004 con l’intento
di favorire lo sviluppo di una nuova agricoltura
sostenibile, capace di ragionare secondo
un approccio interdisciplinare in grado
di miscelare le scienze e le tecnologie
alimentari con le scienze sociali, umane,
biologiche e agrarie.
→ LA LEGGENDA
DI PAMPARATO
Di indiscusso fascino è
l’etimologia del toponimo
Pamparato, nei confini
del quale rientra
la frazione di Valcasotto:
secondo alcuni, infatti,
il nome troverebbe
riscontro in un’antica
leggenda, secondo cui
gli abitanti ormai
allo strenuo per l’assedio
dei Saraceni, inviarono
al di fuori delle mura
un cane con in bocca
una pagnotta intrisa
di vino, ad indicare
un’assoluta abbondanza
di viveri e sperando così
di far desistere
gli invasori. Questi ultimi,
esclamando “Habent
panem paratum!”
(“Hanno il pane
condito!”), si sarebbero
a quel punto
effettivamente ritirati,
delusi e affranti.