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D // Passeggiate - Alpi Marittime e Liguri

TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE 8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe. La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.

TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE
8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe.

La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.

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Facile anello immerso nel verde,<br />

consigliato a piedi nelle mezze<br />

stagioni o con le racchette da neve<br />

quando l'innevamento lo consente.<br />

Vario e panoramico, offre i suoi<br />

scorci migliori sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Liguri</strong><br />

dai ruderi della Grangia del Castellar,<br />

primo nucleo certosino in Valle Pesio,<br />

antecedente alla costruzione<br />

della Certosa.<br />

Poco più a valle della Grangia del Castellar,<br />

un comodo modo per gustarsi le vette dell’alta<br />

valle è farlo seduti sulla grande panchina<br />

viola che si incontra lungo il percorso. L’anello<br />

culmina sulla cima del poggio dove sorgono<br />

i resti della sorprendente palazzina di caccia<br />

ottocentesca di Mombrisone. I ruderi lasciano<br />

solo intuire l’originalità e l’antico splendore<br />

del castello, un tempo rivestito in pietra<br />

scalpellata e in marmo. Lungo il cammino<br />

si incontra il piccolo specchio d'acqua<br />

della Peschiera, interessante da un punto di<br />

vista naturalistico soprattutto all'inizio della<br />

primavera, quando gli anfibi lo scelgono come<br />

luogo per l'accoppiamento e la deposizione<br />

delle uova. Il prato dell’area attrezzata della<br />

Roccarina, i resti di una fornace a calce e<br />

il vicino villaggio archeodidattico completano<br />

i punti di interesse di questo breve ma<br />

appagante itinerario, sempre ben segnalato.<br />

← La Grangia del Castellar<br />

↑ Lungo il sentiero: panorama<br />

sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Liguri</strong><br />

↓ Il villaggio acheodidattico<br />

“Flamulasca”<br />

→ IL PARCO<br />

ARCHEODIDATTICO<br />

Il parco archeodidattico<br />

nasce a integrazione<br />

della sezione archeologica<br />

del Museo “Giuseppe<br />

Avena”. La vita preistorica<br />

viene illustrata attraverso<br />

la ricostruzione della parte<br />

di un villaggio dell'Età<br />

del Bronzo finale (XII-VIII<br />

sec. a.C.) dedicata<br />

alle attività manifatturiere.<br />

In questa ricostruzione<br />

troviamo la tettoia<br />

per la metallurgia,<br />

una grossa capanna per<br />

la lavorazione di metalli,<br />

ossa e corna, una capanna<br />

di dimensioni minori<br />

per la lavorazione<br />

della terracotta, un vasca<br />

per l'argilla e una fornace<br />

per la terracotta.<br />

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