D // Passeggiate - Alpi Marittime e Liguri

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8 arco alpino cuneese e sede del Parco Naturale del Marguareis (oggi Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime) dal 1978. Una terra selvaggia, un cuore verde che pulsa di biodiversità floristica e di storia, con la meravigliosa Certosa di Pesio quale fulcro centrale del corridoio vallivo. Ancora verso occidente, poi, fino a lambire Boves e Peveragno, protetti dalla sagoma della Bisalta, la montagna “due volte alta” la cui fisionomia è da sempre un punto di riferimento per i cuneesi. Castagneti, sentieri, ruscelli incontaminati, ma soprattutto i ricordi della Resistenza che proprio da Boves (città Medaglia d’Oro al Valor Militare e Medaglia d’Oro al Valor Civile) mosse i suoi primi passi nel settembre del 1943. Ancora a ovest si incontrerà la Valle Vermenagna, che etimologicamente parrebbe rimandare a vermenaneus, in riferimento al culto pagano della verbena, pianta sacra ai Romani e piuttosto abbondante sulle sponde dell’omonimo corso d’acqua. In tal senso un’ipotetica sosta a Vernante (con lo straordinario Bosco Bandito di Palanfrè e l’affascinante itinerario urbano tra i murales di Pinocchio, realizzati negli anni a ricordo di Attilio Mussino, principale disegnatore del capolavoro di Collodi e vernantese d’adozione) o a Limone Piemonte, perla sciistica e turistica delle Alpi di Cuneo, è altamente consigliata. Un ultimo scarto occidentale, infine, prima di raggiungere la Valle Gesso, dall’idrogeografia particolarmente interessante in virtù di quell’improvvisa apertura a ventaglio a monte di Valdieri. Tre i valloni principali a loro volta suddivisi in diversi rami secondari: il primo, conosciuto come Gesso della Valletta, conduce a Sant’Anna di Valdieri e da qui alle Terme, per poi articolarsi nel Vallone del Valasco e nella Valle della Valletta, che sfocia nell’ameno Pian della Casa del Re. Da Valdieri fino alla Diga della Piastra si sviluppa invece il Gesso di Entracque vero e proprio, bipartito poi in Rio Bucera – Vallone della Rovina e in Gesso della Barra, diretto a San Giacomo di Entracque Valle e al Gesso Rifugio - Il Lago Soria Ellena delle Portette (parallelamente ad esso, in direzione del Monte Clapier, si dipana viceversa →→ Il Gias Vaccarile soprano il Vallone di Monte Colombo). Da Trinità di Entracque, infine, e il Marguareis ha inizio dal il Colle cosiddetto Vallone del Sabbione, attraversato dal Rio Busset e a sua Vaccarile volta ospitante
← Il castello di Casotto ↑ Maschio di capriolo a Prati Sagnàs ↓ Centro faunistico “Uomini e Lupi” – l'area faunistica in località Casermette (Entracque) 9 una diramazione finale conosciuta come Vallone dell’Ischietto. In questo groviglio morfologico trova spazio una rete escursionistica di altissimo livello, a sua volta immersa nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, che forma con il limitrofo Parc National du Mercantour un’area protetta di oltre 100.000 ettari. Tra i contenitori museali degni di nota, l’innovativo Centro Faunistico “Uomini e Lupi” di Entracque, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica circa il ritorno naturale del lupo sulle Alpi e ospitante in un apposito recinto alcuni esemplari feriti e incapaci di ritornare alla vita normale o nati direttamente in cattività. Un intreccio tra il domestico e il naturale, insomma, quale metafora più efficace per descrivere l’intero territorio delle Alpi Liguri e Marittime, ideale per escursioni brevi e rilassanti ma capace altresì di soddisfare le richieste degli escursionisti più esigenti.
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