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EDITORIALE<br />
ONB, al crocevia delle<br />
speranze e delle attese<br />
di Vincenzo D’Anna<br />
Presidente dell’Ordine Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong><br />
In queste ore migliaia di colleghi<br />
iscritti all’ONB stanno rispondendo<br />
alle domande di un ulteriore<br />
sondaggio d’opinione commissionato<br />
dall’ente per rilevare lo stato di<br />
gradimento delle attività, <strong>dei</strong> servizi<br />
e delle opportunità, messi in campo<br />
dalla nuova dirigenza dell’Ordine, dal<br />
suo insediamento ad oggi.<br />
Tra le domande ve ne sono due sul<br />
tema di stretta attualità dell’epidemia<br />
di nuovo Coronavirus<br />
ed in particolare sul gradimento<br />
della posizione<br />
pubblica assunta dall’Ordine<br />
Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong><br />
circa la natura della<br />
malattia e le conseguenti<br />
esagerazioni, per non dire<br />
panico, che tale evento<br />
sta suscitando: misure di<br />
quarantena, cordoni di sicurezza,<br />
paralisi dell’intera<br />
economia delle regioni<br />
del Nord (ove maggiormente<br />
si produce la ricchezza<br />
nazionale). Perdere in borsa,<br />
in un sol giorno, oltre 40 miliardi di<br />
euro significa aggravare lo stato di<br />
crisi economica che tuttora affligge<br />
il nostro Paese.<br />
I <strong>Biologi</strong> non vivono sulla Luna e<br />
non credo siano immuni ed estranei<br />
dai contraccolpi che la congiuntura<br />
produce soprattutto sulla occupazione<br />
giovanile e sulle famiglie. In sintesi:<br />
è sbagliato ritenere la scienza una<br />
È sbagliato ritenere<br />
la scienza una<br />
materia avulsa dalla<br />
società soprattutto se<br />
ad affliggereil popolo<br />
sono fattori di tipo<br />
epidemico<br />
materia avulsa dalla società soprattutto<br />
se ad affliggere il popolo sono<br />
fattori epidemici che interessano direttamente<br />
la sfera di competenza<br />
<strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong>. Dopo aver letto varie tesi<br />
e consultato eminenti colleghi genetisti,<br />
virologi ed epidemiologi, ho<br />
tratto un personale e fondato convincimento<br />
sui fatti in essere.<br />
Ma questo contava poco se non<br />
avessi ascoltato la voce <strong>dei</strong> numerosi<br />
esperti riuniti negli<br />
“stati generali della ricerca”<br />
lo scorso giovedì<br />
20 febbraio, al centro<br />
di genetica “Ceinge” di<br />
Napoli, evento nel corso<br />
del quale ho avuto il<br />
piacere e l’onore di premiare<br />
Maria Capobianchi<br />
e l’equipe di <strong>Biologi</strong> che<br />
con lei ha isolato, da materiale<br />
infetto, il nuovo<br />
Coronavirus e codificato<br />
il suo RNA, presso l’ospedale<br />
“Spallanzani” di<br />
Roma. Ho quindi deciso di divulgare<br />
un comunicato stampa invitando alla<br />
moderazione, ma anche a scongiurare<br />
il panico, trattandosi di un virus,<br />
il Covid-19, a bassissima letalità, che<br />
colpisce anziani già gravemente affetti<br />
da malattie pregresse e persone<br />
prive di difese organiche ed immunitarie<br />
in generale.<br />
Inoltre il collega genetista Daniele<br />
Tedeschi ha avuto la disponibilità, la<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Febbraio 2020<br />
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