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Il Giornale dei Biologi - N. 2

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INNOVAZIONE<br />

© Diyana Dimitrova/www.shutterstock.com<br />

<strong>Il</strong> “tandem” per un fotovoltaico efficiente<br />

Una ricerca made in Italy propone celle solari più performanti<br />

green è necessaria per proseguire sulla roadmap<br />

della decarbonizzazione. Nel caso del fotovoltaico,<br />

secondo l’ultimo rapporto statistico del Gse (la società<br />

L’economia<br />

per azioni controllata dal Ministero dell’Economia che<br />

gestisce parte del settore energetico rinnovabile nel nostro<br />

Pese), nella nostra Penisola c’è stata una produzione del solare<br />

nel 2018 superiore a 22 GWh, circa il 7% del consumo interno<br />

di elettricità. A livello regionale, la Puglia continua a essere sul<br />

gradino più alto del podio, con quasi 3.5 GWh della produzione.<br />

Seguono Lombardia (2.252 GWh) ed Emilia-Romagna (2.187<br />

GWh).<br />

Al 31 dicembre 2018 risultano installati in Italia 822.301 impianti<br />

fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 20.108<br />

MW. Gli impianti di piccola taglia (potenza<br />

inferiore o uguale a 20 kW) costituiscono il<br />

90% circa del totale in termini di numero e<br />

il 21% in termini di potenza; la taglia media<br />

degli impianti è pari a 24,5 kW. Sempre<br />

nel 2018, sono stati installati circa 48.000<br />

impianti (in grande maggioranza di potenza<br />

inferiore ai 20 kW) per una potenza installata<br />

complessiva di circa 440 MW. Alla<br />

fine dell’anno risultano in esercizio 20.108 MW (+2,2% rispetto<br />

al 2017), che nel corso dell’anno hanno generato 22.654 GWh<br />

(-7% rispetto al 2017, principalmente a causa di peggiori condizioni<br />

di irraggiamento).<br />

A livello europeo, l’Italia tra i paesi più produttivi, ma con<br />

un trend molto più “tranquillo” rispetto ad alcuni anni fa. Affinché<br />

si investa sempre di più nell’energia verde, è indispensabile<br />

che le nuove tecnologie rendano sempre più performanti i generatori<br />

di elettricità.<br />

Tra le novità a cui si sta lavorando, c’è un’innovativa cella<br />

solare “tandem” in perovskite e silicio con un’efficienza record<br />

In Italia (dati 2018)<br />

ci sono 822.301 impianti<br />

fotovoltaici, per una<br />

potenza pari a 20.108 MW<br />

superiore al 26%. A metterla a punto è stato un gruppo tutto italiano<br />

composto da ricercatori Enea del Laboratorio di Tecnologie<br />

Fotovoltaiche, Università di Roma “Tor Vergata” (con il centro<br />

CHOSE), l’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia (con Graphene<br />

Labs e il suo spin-off BeDimensional). I risultati di questa ricerca<br />

sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Joule.<br />

La cella sviluppata è composta da due celle solari accoppiate<br />

meccanicamente una sull’altra in modo da lavorare in tandem.<br />

La cella frontale, a base di perovskite, opportunamente<br />

dimensionata, converte bene la luce blu e verde dello spettro<br />

solare, lasciando passare la luce solare rossa ed infrarossa verso<br />

la cella posteriore realizzata in silicio.<br />

«La combinazione <strong>dei</strong> due materiali massimizza l’assorbimento<br />

<strong>dei</strong> raggi solari e produce un’elevata<br />

foto-tensione, pari alla somma delle tensioni<br />

generate dalle due singole celle, producendo<br />

in questo modo una maggiore efficienza<br />

rispetto ad una singola cella solare», sottolinea<br />

Mario Tucci, responsabile del Laboratorio<br />

Tecnologie Fotovoltaiche dell’Enea.<br />

Due elementi chiave nella realizzazione<br />

della cella tandem hanno permesso di ottenere<br />

alta efficienza: il grafene ha migliorato le prestazioni nella<br />

cella in perovskite, mentre l’eterogiunzione con film amorfi<br />

nella cella posteriore in silicio ha consentito di aumentarne la<br />

tensione. Finora è stata ottenuta l’efficienza record del 26,3%,<br />

ma l’obiettivo è di superare il 30%.<br />

Grazie alla tecnica messa a punto dai ricercatori italiani<br />

nella struttura tandem delle celle, è possibile conservare i vantaggi<br />

delle singole tecniche di fabbricazione, combinando la<br />

semplicità di realizzazione di film sottili in perovskite mediante<br />

“solution process” con la produzione di celle in silicio ad<br />

eterogiunzione. (F. F.)<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Febbraio 2020<br />

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