La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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Vanno giù e trovano la conferma di<br />
quello che già sanno: non c’è nulla<br />
da fare per quel ragazzo, se non cercare<br />
di riportarlo fuori.<br />
Ma sarà dura: il “buco” è profondo e<br />
strettissimo e sopra il corpo c’è tutto<br />
il ponte che lo ha tradito. Si scava,<br />
subito, perché ci credi finché non lo<br />
prendi. Ma è troppo sotto, e in superficie<br />
comincia a fare caldo. Dal<br />
bordo <strong>del</strong> crepaccio viene giù neve<br />
e ghiaccio e anche l’impiego <strong>del</strong>lo<br />
speciale “airbag” che serve per deviare<br />
il materiale che cade funziona<br />
fino ad un certo punto. Troppo pericoloso.<br />
Si sospende, dopo sei ore di<br />
tentativi. Si proverà domani.<br />
Intanto in Centrale si cerca conferma<br />
<strong>del</strong>le dinamica, si chiedono<br />
informazioni <strong>del</strong> compagno. È in<br />
ospedale, sta bene. Per come si<br />
possa stare bene quando vedi il tuo<br />
amico che ti scivola via tra le mani.<br />
E si parla con i giornalisti. E si parla<br />
con i genitori.<br />
Con i cronisti è più facile, sanno fare<br />
il mestiere e in qualche modo tengono<br />
“l’evento” – lo chiamano così –<br />
su un piano oggettivo, quasi distaccato.<br />
Sono i parenti, i genitori quelli<br />
a cui devi spiegare quello che non<br />
si può spiegare. E non c’è aiuto, non<br />
c’è consolazione, non ci sono mai le<br />
parole giuste.<br />
MARZO OTTOBRE <strong>2020</strong> | <strong>2020</strong> SOCCORSO | ALPINO SPELEOLOGICO<br />
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