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La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.




Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it

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Maurizio Dellantonio<br />

Presidente Nazionale CNSAS<br />

Risultati concreti,<br />

al riparo dal clamore<br />

Siamo abituati a lavorare in silenzio, facendo<br />

precedere alle parole sempre i fatti. Abbiamo<br />

scelto – com’è nel nostro stile – che<br />

siano le operazioni di soccorso e il nostro<br />

operato a garantire il giusto riconoscimento<br />

pubblico. Anche questa volta, con questo<br />

editoriale, voglio comunicarvi la buona riuscita<br />

di un importante lavoro che abbiamo<br />

portato avanti negli ultimi mesi, senza annunci<br />

preliminari e con il necessario rigore.<br />

Abbiamo ottenuto dal Parlamento una riforma<br />

sostanziale <strong>del</strong>la Legge 21 marzo<br />

2001, n. 74 (già modificata parzialmente nel<br />

2010), una sorta di legge quadro – come è<br />

noto – su cui si basa una parte significativa<br />

<strong>del</strong>l’ordinamento di riferimento <strong>del</strong> CNSAS,<br />

che sancisce doveri e responsabilità in capo<br />

al personale <strong>del</strong> CNSAS, ma anche il pieno<br />

riconoscimento <strong>del</strong>la nostra organizzazione<br />

e <strong>del</strong>le sue peculiarità.<br />

Con cognizione di causa, posso sin d’ora<br />

affermare che, nell’ambito <strong>del</strong>le relazioni<br />

istituzionali con gli Enti Locali (Regioni e<br />

Province in primis, per il recepimento <strong>del</strong>la<br />

disciplina nazionale a livello locale), con<br />

il Servizio sanitario e il sistema <strong>del</strong> 118 (per<br />

l’adeguamento di protocolli e procedure) e<br />

con le Prefetture (per l’aggiornamento di<br />

piani e procedure diverse), tutti i Servizi<br />

regionali e provinciali <strong>del</strong> CNSAS dovranno<br />

sentirsi immediatamente impegnati e attivarsi<br />

formalmente.<br />

Su queste azioni, infatti, che devono essere<br />

effettuate senza indugio alcuno, con perseveranza<br />

e determinazione, si giocherà<br />

una parte di assoluto rilievo nello sviluppo,<br />

maturazione e consolidamento <strong>del</strong>la nostra<br />

organizzazione di soccorso e di ogni singolo<br />

Servizio CNSAS in particolare. Ciò, con la<br />

preminente finalità di qualificare ancor meglio<br />

il nostro servizio e garantire un ancora<br />

maggiore sicurezza e efficienza.<br />

Risultando l’analisi e la portata <strong>del</strong>le conseguenze<br />

di questo provvedimento per tutta la<br />

nostra organizzazione davvero incomprimibili<br />

in poche righe, rimando doverosamente<br />

la puntuale disamina dei nuovi principi<br />

all’imminente Assemblea nazionale e alle<br />

ulteriori sezioni tecniche che potrete trovare<br />

nei prossimi numeri <strong>del</strong>la Rivista e nelle<br />

newsletter.<br />

Permettetemi, alla fine, di ringraziare per<br />

questo risultato straordinario Federico D’Incà,<br />

Ministro per i rapporti con il Parlamento<br />

e le Riforme, e quanti, ai livelli più alti <strong>del</strong><br />

Governo e <strong>del</strong> Parlamento, hanno assicurato<br />

il loro sostengo concreto e determinato<br />

al <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong>: tante<br />

persone ci sono state al fianco e lo saranno<br />

anche in futuro, senza necessità di<br />

citazione e senza clamore. L’ennesima dimostrazione<br />

che l’intero <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong><br />

e <strong>Speleologico</strong>, grazie agli sforzi di tutti i<br />

soccorritori, è una <strong>del</strong>le realtà più amate e<br />

apprezzate <strong>del</strong>la nostra Italia.<br />

Un ringraziamento deve andare anche alla<br />

Direzione nazionale <strong>del</strong> CNSAS che è sempre<br />

stata oltremodo attiva e vicina nel seguire<br />

tutte le fasi che hanno portato a licenziamento<br />

<strong>del</strong>la nuova legge.<br />

Vi lascio a questo numero <strong>del</strong>la <strong>rivista</strong>, il<br />

primo dopo l’inizio <strong>del</strong>l’emergenza Coronavirus,<br />

che abbiamo voluto dedicare in gran<br />

parte ai compiti di Protezione Civile ai quali<br />

il CNSAS concorre in base a quanto oggi specificatamente<br />

previsto in questo settore.<br />

MARZO <strong>2020</strong> | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO<br />

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