La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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«Abbiamo incontrato Marco Marsilio, dal 23 febbraio 2019 è presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione Abruzzo, ex deputato ed ex senatore. Oggi, a 52 anni, è<br />
uno specialista in maratone, “ma la mia passione” confessa “nasce per<br />
affrontare meglio la montagna»<br />
Intervista al<br />
presidente Abruzzo<br />
di Enrica Centi<br />
Presidente, quali sono i suoi ricordi legati al territorio e<br />
alla montagna abruzzese?<br />
Intanto mi auguro che non restino solo ricordi, mi piacerebbe<br />
tornare presto a fare <strong>del</strong>la montagna una esperienza viva e<br />
vissuta. L’ho sempre amata molto, forse più <strong>del</strong> mare, anche se<br />
non ho potuto frequentarla per tutto il tempo che avrei voluto,<br />
e nelle occasioni in cui l’ho potuto fare è stato soprattutto da ragazzo. Oggi riconosco<br />
che ero anche un po’ inesperto, e che a guidarmi era certamente l’entusiasmo<br />
<strong>del</strong>la scoperta di questi ambienti straordinari. Finito il liceo per alcuni<br />
anni le mie vacanze consistevano nel prendere lo zaino e con tre o quattro<br />
amici piantare la tenda dove capitava, meglio se in alta quota. Di traversate<br />
ne ho fatte tante, una per tutte il Massiccio <strong>del</strong> Gran Sasso, da Nord a Sud e da<br />
Est a Ovest toccando quasi tutte le principali vette. Sono ricordi molto intensi,<br />
che cerco di rinnovare a ogni occasione, anche se mi rendo conto che tornarci<br />
a cinquant’anni non è la stessa cosa di quando ne avevo venti.<br />
Presidente, Lei è un eccellente maratoneta, nel suo curriculum c’è<br />
New York, Berlino, Firenze, e naturalmente Roma, la città in cui è nato.<br />
Da dove nasce la sua passione?<br />
<strong>La</strong> mia passione di maratoneta nasce per affrontare meglio la montagna. Per<br />
anni, concentrato su altro, ho trascurato l’attività fisica e quando mi ritrovavo<br />
a voler salire in montagna, sentivo la fatica, la gamba che mancava, e la<br />
discesa si trasformava in una sofferenza ancor più <strong>del</strong>la salita. Dolori, storte,<br />
caviglie malandate, così i danni che la montagna mi infliggeva mi portavano<br />
a non godere più <strong>del</strong> piacere di andare, mi pentivo di queste terribili scarpinate,<br />
con la testa che si proiettava oltre quello che il fisico era in grado di reggere.<br />
Un anno poi, ho deciso finalmente di rimettermi in forma, mille volte sul punto<br />
di mollare ho sperimentato quel tipo di attitudine e di paziente capacità di ag-<br />
28 SPAZIO AL TERRITORIO