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La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.




Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it

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Possiamo dire che il <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong><br />

e <strong>Speleologico</strong> è stato da sempre<br />

chiamato in modo formale ad<br />

intervenire in molte emergenze,<br />

sia di carattere locale sia nazionale,<br />

anche in ambienti o situazioni<br />

apparentemente non collegate<br />

ad esso (come ad esempio un sito<br />

antropizzato, un grave incidente<br />

con il coinvolgimento <strong>del</strong>la popolazione<br />

oppure che riguardi un vasto<br />

territorio), poiché ogni luogo<br />

in determinate circostanze strutturali<br />

o climatiche può fin troppo<br />

facilmente diventare un ambiente<br />

impervio. Basti pensare, ad esempio,<br />

all’alluvione <strong>del</strong> 1966 o ad altre<br />

circostanze similari dove il CNSAS<br />

sin dall’anno di fondazione è stato<br />

allertato là ove richiesto (es. Vajont<br />

1963).<br />

È però da fine anni ’80 e in modo<br />

particolare negli anni ’90 che il CN-<br />

SAS viene sempre più chiamato ad<br />

intervenire formalmente in tutte le<br />

situazioni emergenziali più significative<br />

<strong>del</strong> Paese. Le alluvioni <strong>del</strong><br />

Piemonte <strong>del</strong> 1994 e, ancor prima,<br />

in Valtellina nel 1987; il terremoto<br />

<strong>del</strong> centro Italia nel 1997, la ricerca<br />

dei fratellini Pappalardi a Gravina<br />

di Puglia nel 2006 per l’enorme<br />

concorso di persone rivolto alla ricerca<br />

(anche se tecnicamente non<br />

può essere definito un intervento<br />

di protezione civile); il terremoto<br />

d’Abruzzo nell’aprile 2009, l’alluvione<br />

nel Messinese nell’ottobre<br />

2009; l’emergenza neve <strong>del</strong> Centro<br />

– sud <strong>del</strong>la penisola nel 2012 e nel<br />

2014 nel Triveneto; il terremoto <strong>del</strong><br />

Centro Italia nel 2016, la valanga<br />

all’Hotel di Rigopiano nel 2017, la<br />

tempesta Vaia <strong>del</strong> 2018 nel Nordest<br />

d’Italia: sono soltanto alcuni esempi<br />

di interventi in ambiente antropizzato<br />

dove il CNSAS è risultato<br />

componente essenziale nelle operazioni<br />

di soccorso.<br />

In tutti questi casi, infatti, l’impiego<br />

<strong>del</strong> personale CNSAS è stato richiesto<br />

perché gli scenari di intervento<br />

richiedevano da parte dei soccorritori<br />

movimentazioni con tecniche<br />

specifiche ed attrezzature specialistiche.<br />

Non solo.<br />

Durante l’emergenza sismica <strong>del</strong><br />

2016 e 2017, il CNSAS ha avuto<br />

anche il ruolo di supporto alla popolazione<br />

e non solo di soccorso in<br />

senso stretto. Infatti, oltre all’immediato<br />

servizio tecnico e Sanitario<br />

immediatamente prestato in centro<br />

Italia per la ricerca di superstiti<br />

ed il recupero <strong>del</strong>le vittime, successivamente<br />

– per ben due anni – il<br />

CNSAS ha svolto attività di supporto<br />

alle popolazioni locali isolate,<br />

per l’approvvigionamento di farmaci<br />

e beni di prima necessità, medicinali<br />

e sostegno per gli animali,<br />

gli agricoltori e gli allevatori.<br />

Il quadro finora tracciato <strong>del</strong>inea in<br />

maniera chiara come il Corpo Nazionale<br />

<strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong><br />

abbia saputo e dovuto evolversi,<br />

rivestendo un ruolo primario<br />

in questo particolare contesto, con<br />

competenze specifiche ed esclusive,<br />

che ne hanno fatto un elemento<br />

imprescindibile per le attività di<br />

protezione civile.<br />

OTTOBRE <strong>2020</strong> | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO<br />

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