10.11.2020 Views

La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.




Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Sin dalle prime fasi <strong>del</strong>l’emergenza Covid – dichiara il CEO di Babcock Italia<br />

Giuseppe Spoliti – ci siamo attivati per aiutare il Paese ad affrontare al meglio<br />

questa <strong>del</strong>icata fase. E lo abbiamo fatto anzitutto garantendo la piena<br />

operatività <strong>del</strong> servizio di elisoccorso, inclusa la possibilità di trasportare pazienti<br />

per liberare posti letto e ottimizzare così le unità di terapia intensiva.<br />

In più, ci siamo messi al lavoro per attrezzare i nostri elicotteri al trasporto di<br />

pazienti Covid-19. In Italia, come all’estero, abbiamo cercato di fornire il massimo<br />

contributo possibile per aiutare cittadini e istituzioni, nel rispetto <strong>del</strong>le<br />

regole e <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong> nostro personale coinvolto in prima linea.<br />

Quali sono le caratteristiche <strong>del</strong>la barella con sistema di biocontenimento<br />

“IsoArk N36”?<br />

<strong>La</strong> “IsoArk N36” viene utilizzata nei trasporti di pazienti affetti da patologie altamente<br />

infettive ed è già stata usata per il trasferimento di pazienti con Ebola.<br />

È lunga 2 metri e pesa 27 kg, ha dimensioni simili ad una barella da elicottero,<br />

può essere operativa in pochi minuti, è facile da decontaminare e offre un ottimo<br />

comfort per il paziente. Il sistema di isolamento si compone di un potente<br />

sistema di ventilazione, il quale risucchia l’aria dall’ambiente esterno dentro la<br />

camera d’isolamento. All’interno <strong>del</strong>la camera si crea un ambiente a pressione<br />

negativa in cui l’aria, che viene richiamata verso l’esterno dallo stesso sistema<br />

di ventilazione, viene filtrata consentendo di trattenere all’interno <strong>del</strong>la<br />

camera l’aria contaminata ed immettere in ambiente aria pulita. L’involucro<br />

esterno è in PVC altamente resistente e velocemente disinfettabile, sostenuto<br />

da aste di alluminio che, oltre a rinforzare la struttura, agevolano l’apertura<br />

e la chiusura <strong>del</strong>la cerniera con zip per l’ingresso <strong>del</strong> paziente. Presenta degli<br />

accessi guantati su ciascun lato e aperture con cerniere a tenuta stagna per<br />

consentire l’ingresso <strong>del</strong>le apparecchiature medicali o di altri dispositivi, come<br />

ad esempio infusioni o ossigeno.<br />

L’utilizzo <strong>del</strong>la barella<br />

a biocontenimento<br />

non richiede modifiche<br />

all’elicottero ma è<br />

necessario che vi sia una<br />

separazione fisica tra il<br />

comparto sanitario e la<br />

cabina di pilotaggio.<br />

L’elicottero deve subire modifiche per poter imbarcare l’unità di biocontenimento?<br />

L’utilizzo <strong>del</strong>la barella a biocontenimento non richiede modifiche all’elicottero<br />

ma è necessario che vi sia una separazione fisica tra il comparto sanitario e la<br />

cabina di pilotaggio, come da indicazioni <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute. Ci sono<br />

invece una serie di procedure specifiche da considerare in tema di sanificazione<br />

degli elicotteri, dispositivi di protezione individuale, pianificazione <strong>del</strong> volo,<br />

imbarco e sbarco <strong>del</strong>la barella. In questi mesi abbiamo lavorato a stretto contatto<br />

con le Direzioni dei Servizi di elisoccorso per gestire tutti questi aspetti.<br />

Quali i dati sui trasferimenti fatti in questo periodo di emergenza da<br />

Covid-19?<br />

Nel periodo che va dal 1 marzo al 31 maggio <strong>2020</strong> abbiamo effettuato 2.521<br />

missioni primarie (interventi sul luogo <strong>del</strong>l’evento) e 838 secondarie (trasporto<br />

pazienti tra ospedale e ospedale), di cui 40 per trasporto di pazienti positivi, 5<br />

per trasporto di pazienti sospetti positivi, 2 per trasporto di pazienti in missioni<br />

primarie poi riscontrati positivi.<br />

Le basi di elisoccorso in Italia dotate di questo dispositivo sono Como, Treviso<br />

e Palermo.<br />

OTTOBRE <strong>2020</strong> | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!