La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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Un soccorritore<br />
esemplare<br />
Il nuovo romanzo di Enrico Camanni<br />
di Simone Bobbio<br />
Giovedì 21 giugno, il solstizio d’estate nel massiccio <strong>del</strong><br />
Monte Bianco. Una cordata assiste al crollo di un seracco<br />
che provoca un’enorme valanga di neve marcia. Immediatamente<br />
allerta il <strong>Soccorso</strong> alpino che con una prima rotazione<br />
di elicottero deposita sul ghiacciaio tecnico e unità<br />
cinofila. Gli Artva non captano alcun segnale, le ricerche<br />
sono affidate esclusivamente al fiuto <strong>del</strong> cane che nel giro di pochi minuti<br />
inizia a scavare. Dalla neve spunta una donna, ferita ma viva, legata al capo<br />
di una corda.<br />
L’estremità opposta, invece, viene estratta dalla neve senza tracce di lacerazione<br />
né di tagli, con la sua etichetta intonsa, come appena uscita dalla<br />
fabbrica. Con la seconda rotazione sono arrivati sul posto il capo <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong><br />
alpino Nanni Settembrini e il suo vice Ivan Bareux che proseguono<br />
le ricerche per il resto <strong>del</strong> pomeriggio e <strong>del</strong> giorno seguente, ma invano<br />
62 PILLOLE