La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Una nuova sede<br />
regionale in aeroporto<br />
di Monica Di Pillo<br />
È<br />
stata inaugurata il 4 luglio nell’area <strong>del</strong>l’aeroporto Liberi di Pescara<br />
la sede <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong> d’Abruzzo. Una<br />
sede che rimarca l’importanza e l’attività quotidiana svolta dal<br />
servizio regionale <strong>del</strong> CNSAS che lo scorso anno ha effettuato più<br />
di 300 interventi, a fronte di un aumento <strong>del</strong> 40% degli incidenti<br />
in montagna, con un incremento <strong>del</strong> 50% di incidenti mortali. In<br />
Abruzzo le stazioni sono otto, sei alpine, una speleologica e una forre: Stazione<br />
di Avezzano; Stazione di Chieti; Stazione di L’Aquila; Stazione di Penne;<br />
Stazione di Sulmona - Alto Sangro; Stazione di Teramo; Stazione Speleologica<br />
regionale; Stazione Forre regionale.<br />
Oltre alle risorse umane a presidiare il territorio, il servizio regionale annovera<br />
le unità cinofile specializzate nella ricerca in superficie (UCRS) e nella ricerca<br />
in valanga (UCV). A queste vanno aggiunte anche le unità cinofile molecolari<br />
(UCRM) e quelle specializzate in catastrofi (UCRC).<br />
Il servizio opera in convenzione con quello sanitario regionale <strong>del</strong> 118 e la Regione nel 2014 ha riconosciuto il<br />
<strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong> Abruzzo (SASA) unico soggetto di riferimento per il soccorso medicalizzato in<br />
montagna, grotta, forra e ambiente impervio.<br />
«<strong>La</strong> nostra presenza in aeroporto è molto importante, anche perché le basi di elisoccorso <strong>del</strong> 118 – spiega il<br />
presidente SASA, Daniele Perilli – sono situate proprio a Pescara e L’Aquila. Un tecnico di elisoccorso è parte integrante<br />
<strong>del</strong>l’equipaggio di volo e per 365 giorni l’anno, come da normativa ENAC, si occupa <strong>del</strong>la responsabilità<br />
<strong>del</strong>la sicurezza a terra <strong>del</strong>la componente sanitaria, rendendo possibile la medicalizzazione degli interventi. Nel<br />
2019 abbiamo portato a termine: 162 missioni che hanno tratto in salvo 221 persone: 111 illese; 90 ferite e 5 ferite<br />
gravemente. Si è registrato invece purtroppo un aumento <strong>del</strong> 50% dei deceduti in montagna, passando da 10 a<br />
15 persone. Il 97% <strong>del</strong>le persone coinvolte in operazioni di soccorso è di nazionalità italiana (214 unità). Il restante<br />
3% fa riferimento a cittadini <strong>del</strong>l’UE e non».<br />
Il 60% degli incidenti in montagna consistono in cadute e scivolate, seguono l’incapacità ad affrontare il percorso<br />
prescelto, la perdita di orientamento e i malori. Per il restante 40% si tratta di caduta massi, ritardo nel rientro e<br />
sfinimento.<br />
«<strong>La</strong> prevenzione – commenta Claudio D’Amario, direttore regionale <strong>del</strong> servizio Sanità in Abruzzo – svolge un<br />
ruolo fondamentale in montagna, come dimostra l’aumento degli incidenti spesso frutto di scarsa esperienza<br />
e conoscenza dei percorsi. È poi vitale la formazione <strong>del</strong> personale di soccorso, perché i primi 5 minuti sono<br />
determinati per salvare una vita, per farlo però bisogna addestrarsi tutto l’anno, è un po’ come accade agli atleti<br />
che partecipano alle Olimpiadi, ci si allena di continuo ma la partita si gioca in pochi minuti».<br />
A tenere a battesimo il taglio <strong>del</strong> nastro <strong>del</strong>la sede regionale e la donazione di una jeep alla stazione <strong>del</strong> Sasa di<br />
Chieti, una nutrita rappresentanza <strong>istituzionale</strong>: Guerino Testa, in rappresentanza <strong>del</strong> governatore <strong>del</strong>la Regione<br />
Abruzzo Marco Marsilio, Claudio D’Amario, direttore <strong>del</strong> Servizio regionale di Sanità, Lucio Zazzara, presidente<br />
<strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>la Majella, Maurizio Dellantonio, presidente nazionale <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong>, i comandanti<br />
<strong>del</strong>le Compagnie dei Carabinieri, <strong>del</strong>la Guardia di Finanza, <strong>del</strong>la Capitaneria di Porto, i vertici <strong>del</strong>la Polizia<br />
e <strong>del</strong>le Questure e il Nucleo Elicotteri Vvf.<br />
27