La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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24 ore con il CNSAS<br />
Articolo a cura di Yallers Italia, community online<br />
di Instagram con oltre 200.000 followers<br />
di Federico Catania<br />
A<br />
fine luglio abbiamo inviato i nostri due Yallers, Mattia e Federico,<br />
in Alto Adige, per 24 ore di pura adrenalina!<br />
Potevamo forse rifiutare l’opportunità di visitare in<br />
esclusiva la base elicotteristica di Pontives in Val Gardena?<br />
O assistere a un’esercitazione sull’altopiano<br />
<strong>del</strong> Renon?<br />
<strong>La</strong> risposta, ovviamente, è no.<br />
Un rumore in lontananza, una macchia rossa nel cielo e poi, d’improvviso,<br />
la spinta <strong>del</strong> vento che ti sposta e il rumore assordante di un elicottero<br />
che atterra a pochi metri di distanza.<br />
Una manovra di 4 secondi. Che lascia il cuore a mille per diversi minuti.<br />
Questo è stato il primo contatto con la base elicotteristica Aiut Alpin Dolomites<br />
di Pontives. Un incontro impressionante ed elettrizzante. Se non<br />
avete mai assistito da vicino all’atterraggio di un elicottero, vi assicuriamo che<br />
l’esperienza è davvero particolare e mozzafiato! A maggior ragione se ci si<br />
trova di fronte ad un elicottero potente e agile come quello in dotazione al<br />
<strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong>: un H135 T3 rosso scintillante!<br />
Poi ci dirigiamo verso l’Altopiano <strong>del</strong> Renon dove assisteremo a una <strong>del</strong>le<br />
tante esercitazioni che vedono impegnati i volontari <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> alpino.<br />
<strong>La</strong> partecipazione a questa operazione è qualcosa di veramente unico. Ci<br />
sentiamo onorati di assistere da vicino ad un evento che per fortuna molti<br />
vedono solo nei film.<br />
L’obiettivo <strong>del</strong>la missione è portare in sicurezza alcune persone che si trovano<br />
all’interno di cinque cabinovie sospese a 20 metri da terra, poi lasciamo<br />
parlare le foto per noi. <strong>La</strong> sicurezza nel vedere eseguite le manovre di<br />
avvicinamento <strong>del</strong>l’elicottero a pochi metri dalla cabinovia, la prontezza<br />
con cui i soccorritori si calavano in cima alle cabine, la gioia nel portare<br />
in salvo le persone. Sono immagini che difficilmente ci toglieremo dalla<br />
testa.<br />
66 PILLOLE